Toccafondi (FI): «Quanto avvenuto ieri è solo l'ultimo episodio di una assenza di dialogo e di conduzione del consiglio comunale»
Questo è il testo dell'intervento del vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi:«Ciò che è avvenuto ieri a Palazzo Vecchio è solo l'ultimo episodio, sicuramente il più grave, di una totale assenza di dialogo tra maggioranza e opposizione e di una conduzione deficitaria da parte di un presidente del consiglio comunale di parte. Da tempo ribadiamo che l'agibilità politica è a rischio ma oggi, a questa ennesima denuncia, si affianca anche l'impossibilità di poter ripartire alla ricerca di un dialogo che non c'è. Ieri, in consiglio comunale, abbiamo toccato il fondo e non ho ricordo, dal 1999, sedute simili.Ieri, alle 14.30, siamo venuti a conoscenza che il sindaco, già sabato mattina, aveva avanzato formale richiesta di rinvio di una settimana della discussione sulla tramvia, portando come motivazione una sua presenza a Roma per una riunione con il ministro Padoa Schioppa. Alla riunione con i capigruppo ci siamo limitati a ribadire che con queste motivazioni, e per rispetto del ruolo del consiglio comunale, era doveroso rimandare di una settimana la discussione alla presenza del primo cittadino. Non soltanto questa nostra legittima richiesta è stata respinta, ma si è voluto interpretare il regolamento concedendo alla giunta la comunicazione senza prevedere alcun dibattito dei consiglieri comunali. Anche coloro che avevano presentato delle interrogazioni e che avrebbero ricevuto risposta dalla comunicazione del vicesindaco, non potevano prendere la parola, con buona pace del regolamento (art. 43 comma 3 del regolamento del consiglio comunale) oltre che del buonsenso. Ma la cosa che più ci rammarica è che lunedì, alla conferenza dei capigruppo, è stata ripetuta anche per queste decisioni una tipologia di votazione (che conosciamo bene nel merito all'interpretazione del regolamento) che ha portato il presidente del consiglio, più di una volta, a trincerarsi dietro la frase "è stato deciso, ci siamo espressi". La democrazia è una cosa seria e non basta una votazione per legittimare decisioni e prese di posizione né tanto meno interpretazioni delle regole. Soprattutto quando i numeri parlano da soli: su 47 consiglieri, il centrodestra, in virtù dei premi di maggioranza della legge elettorale, ha solo 13 consiglieri comunali. Quando parliamo di "deficit di democrazia" e di "arroganza dei numeri" diciamo che alla lunga questo atteggiamento e l'assenza assoluta di dialogo, portano a quanto è accaduto ieri in consiglio comunale. Oggi oltre a dire chi ha ragione e chi torto, vorrei sapere come è possibile riprendere il cammino con il piede giusto».(fn)