Toccafondi (Fi): "Bisogna tornare a votare perchè la maggioranza non c'è più. La manifestazione di oggi è l'ennesima dimostrazione"

In un paese normale si tornerebbe a votare. Dal 25 agosto giorno in cui due assessori firmarono l'ordinanza dei lavavetri, la maggioranza non c'è più. Solo Domenici finge ancora di averla ma da un mese governa con una minoranza e tante astensioni.Solo il 30 agosto l'assessore Gori, cofirmatario dell'ordinanza, faceva sapere che occorreva "creare un regolamento per assegnare tramite bando un certo numero di postazioni per i lavavetri", contraddicendo nei fatti la dura ordinanza sulla sicurezza. Due giorni dopo un altro assessore compagno di giunta di Cioni e Gori, manifesta in una piazza dove si riunisce la sinistra radicale al grido di "siamo tutti lavavetri", anche altri assessori esprimono la loro contrarietà, tanto basta per far riunire la giunta in fretta e furia e far esclamare al Sindaco: così torniamo alle elezioni. Come per magia in giunta rinasce la concordia. Ai gruppi consiliari che sostengono Domenici nessuno però riesce a spiegare efficacemente che la maggioranza ci deve essere anche in consiglio comunale. Dopo una dozzina di riunioni ed estenuanti telefonate si comprende che il consiglio comunale di lunedì 17 settembre, a oltre tre settimane dall'ordinanza, sarà molto difficile per il Sindaco, che infatti decide autonomamente di parlare in consiglio ma solo alla fine dopo che tutti si saranno espressi. Intanto il capogruppo dei PdCI, parte integrante della maggioranza, prima firma una mozione insieme a Rifondazione Comunista e De Zordo per chiedere di "revocare l'ordinanza", poi ci ripensa e toglie la propria adesione, un consigliere comunale del PD che si dichiara malato e se ne resta a casa e un altro in missione per conto del comune. In questo clima si arriva al consiglio comunale del 17 settembre. Forza Italia presenta un atto che dichiara "pieno sostegno all'azione intrapresa" e invita il Sindaco a "proseguire sulla strada del rispetto della legalità", un atto che avrebbe dovuto fare la maggioranza, almeno il partito democratico, partito del Sindaco, ma è lo stesso PD a dichiarare la sua contrarietà all'atto, votando contro "il sostegno al Sindaco". La "sinistra critica" sull'ordinanza lavavetri chiede di superarla entro la fine di settembre affermando tutta la contrarietà all'ordinanza i cui effetti "contraddicono la politica e la storia che hanno fatto di Firenze città di pace e accoglienza". Il Partito Democratico e lo Sdi invece parlano di sostegno all'ordinanza e di rispetto della scadenza fissata per il 30 ottobre. Un atto che viene votato anche dai consiglieri di Forza Italia senza i quali l'atto sarebbe passato ma con una maggioranza di 19 consiglieri, quando le elezioni hanno dichiarato che i consiglieri di maggioranza sono 30. Fatti che ci confermano che la maggioranza non esiste più.Infine il convegno organizzato da Anci nazionale sull'immigrazione. Partiti ed esponenti che sostengono il governo Prodi e il Sindaco Domenici in piazza contro le ordinanze di Firenze, le idee dei sindaci di centrosinistra e il tavolo del Ministro dell'Interno Amato. Caro Domenici alza bandiera bianca e torniamo alle elezioni.(pc)