Sono quasi 35.000 i residenti stranieri a Firenze. Novità: crescono gli imprenditori under 30, specialmente nel settore edile
Sono 34.939 i cittadini stranieri residenti a Firenze. Il quartiere di Rifredi Le Piagge, con 11.096 e del Centro Storico con 10.076 registrano la maggiore presenza di residenti stranieri: questo significa che oltre il 60% della popolazione è concentrata in questi due quartieri. Segue poi il quartiere 2 con 6.770, il 4 con 4.367 e il 3 con 2.630 cittadini stranieri.In base agli anni e al sesso segnaliamo la percentuale più alta nella fascia di età dai 30 ai 39 anni: 29,1% sono donne e 28,2% uomini. L'altra concentrazione di età va dai 20 ai 29 anni dove però si registrano più maschi con il 19,4% e le donne con 17,9%. In età dai 40 ai 49 anni invece le percentuali in pratica si equivalgono: il 18,% sono maschi e il 19% sono donne.I dati, presentati dall'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo, sono raccolti nel dossier "Migranti - Le Cifre" aggiornato al dicembre 2006, con l'introduzione di un nuovo capitolo dedicato all'imprenditoria straniera. Alla presentazione ha partecipato quest'anno il direttore della Caritas Alessandro Martini che ha ricordato che a Firenze da alcuni anni è in funzione un osservatorio Caritas che lavora concretamente presso i dati dei centri di ascolto: nel 2006 si sono rivolti agli sportelli oltre 4.000 persone di cui il 90% stranieri. I problemi sono sempre gli stessi: la mancanza di un lavoro e di un alloggio."Le ragioni dell'aumento dei residenti stranieri sono drammatiche e rassicuranti ha spiegato l'assessore all'accoglienza e integrazione commentando l'aumento della popolazione straniera a Firenze -. Drammatiche perché una delle cause principali dell'immigrazione rimane la povertà presente in certe aree del pianeta, una condizione che fino a quando non sarà rimossa, continuerà ad essere una causa di immigrazione. Rassicuranti, perché sta aumentando anche il numero delle persone che a Firenze hanno trovato una stabilità ed hanno deciso di mettere qui le radici e quindi si fanno raggiungere dai loro familiari e in questo senso il numero di carte soggiorno in costante aumento e quello dei ricongiungimenti familiari ne sono la prova".Riguardo alle comunità più presenti a Firenze, quella albanese torna ad essere la più numerosa in città con 4.086 residenti, segue quella cinese con 3.990 (in calo di 16 unità sul territorio fiorentino e di 263 in tutto il territorio provinciale). La terza comunità è quella filippina con 3.262 residenti, seguono quella rumena con 2.928 e quinta quella peruviana con 2.642. Per quanto riguarda la scuola il dato più significativo riguarda l'aumento della presenza di alunni stranieri nelle scuole superiori che in un anno è aumentata del 20%, passando da 2.084 presenze a 2.510. Un aumento più accentuato rispetto agli altri gradi di scuola che è intorno all'11% per le elementari e le medie e al 4% per le materne. Il forte incremento nelle scuole superiori, che presumibilmente riguarda i primi anni del ciclo, è un segnale che evidenzia anche la storicità dell'immigrazione fiorentina e di come le prime famiglie abbiano un'anzianità di circa 15 anni.Quest'anno per la prima volta sono presenti anche dati legati all'imprenditoria straniera."Certamente impressiona il dato complessivo nazionale, ripreso da uno studio di Unioncamere secondo cui l'8,8% del Pil nazionale dipende da imprenditori stranieri. Non è compito di questa pubblicazione - ha spiegato l'assessore De Siervo - realizzare uno scenario su quella che potrebbe essere oggi la nostra economia senza la presenza di cittadini stranieri ma è evidente quanto questi siano fondamentali".Entrando nello specifico locale, a Firenze sono registrati presso la Camera di Commercio 5.606 titolari d'impresa. A livello provinciale il dato complessivo vede la presenza di 12.286 imprenditori pari all'11,2% del totale, con presenza di ogni classe di attività economica, e con le maggiori presenze nel campo dell'edilizia e del commercio. In questo senso colpisce il dato secondo cui gli imprenditori stranieri più giovani sono attratti dal settore edile: fra i 1.650 imprenditori under 30 sono 626 pari al 37,9%, mentre fra i 2.637 over 50 sono 830 pari 8,8%. Mentre gli imprenditori più maturi preferiscono il commercio, e infatti, tra gli over 50 sono il 31,5% del totale. Un curiosità: Delle 5.606 imprese 1.606 sono titolari donne non comunitarie, quindi un 28,6%.La percentuale maggiore degli imprenditori non comunitari è rappresentata dall'Asia con il 38,7%, segue l'Africa con il, 20,3%, l'Europa con il 29,2% e l'America con l'11,3%."Complessivamente dunque emerge in modo chiaro ha commentato l'assessore De Siervo - l'attitudine da parte dei cittadini stranieri di intraprendere iniziative imprenditoriali non solo per come si manifesta nel suo aspetto quantitativo, ma anche per la rapidità con cui si sta diffondendo, visto che in sei anni il numero di imprese guidate da cittadini stranieri è aumentato dell'82%, nel 2000 infatti erano 6.752. Questa tendenza è il segno inequivocabile di una volontà di cambiamento del cittadino immigrato, sempre più orientato verso una scelta indipendente, dettata dalla volontà di ottenere un miglioramento professionale".Sfogliando il dossier conoscitivo interessante è soffermarsi sull'indice di radicamento, quindi di "anzianità", delle principali nazionalità in rapporto ai permessi e alle carte di soggiorno valide al 31 dicembre 2005. Risulta al primo posto la comunità dello Sri Lanka (29%), segue Cuba (26,2%), le Filippine al 22,6% e i Macedoni al 22,1%.Sulla questione salute, il dato più importante è che il numero di iscritti al servizio sanitario nazionale a livello provinciale è aumentato di 2.098 unità, passando dai 52.839 di fine 2005 ai 54.937 di fine 2006 pari all'88% della popolazione. Un numero importante, ma che può e deve migliorare. "In questo senso credo - ha sottolineato l'assessore De Siervo - sia importante continuare con il percorso di educazione alla salute attivato con le comunità di cittadini stranieri e magari è importante anche farlo giungere in quei comuni della provincia dove il gap fra residenti e iscritti è molto alto".L'assessorato all'accoglienza e integrazione ricorda che come amministrazione ritiene importante stare al fianco dei cittadini stranieri nell'adempimento delle loro pratiche; per questo è stato aperto uno Sportello Unico con la Prefettura di Firenze per il ricongiungimento familiare. Come pure da qualche mese il Comune di Firenze aiuta i cittadini stranieri nella precompilazione dei permessi di soggiorno. "Inoltre stiamo partecipando al tavolo nazionale ha concluso l'assessore - per arrivare a determinare delle nuove modalità che siano semplici e più efficaci sia per i cittadini sia per le amministrazioni locali". (pc)