Falciani (SDI): «Preoccupante l'encefalogramma piatto di Rifondazione»
Questo il testo dell'intervento di Alessandro Falciani, capogruppo dell'SDI:«La reazione di Rifondazione Comunista sul consiglio comunale di ieri relativo alla sicurezza, alla legalità, e ad una corretta politica di integrazione dei migranti, è assimilabile ad una sorta di encefalogramma piatto, o meglio ad una sorta di coazione a ripetere, dalla quale non riescono ad uscire.Rifondazione continua a prendersela con il documento approvato dai gruppi dello SDI e dei Democratici, - per la verità segnatamente con il PD- catalogandolo senza nessun appello come la prova di una politica che " deriva a destra".Evidentemente il dibattito di ieri non ha prodotto nessuna contaminazione positiva nei loro confronti.Appare ormai sempre più evidente quanto sia necessario costruire anche in Italia, a partire da Firenze, una presenza riformista maggioritaria ed autossuficiente che non può prescindere dalla creazione di un forte e autorevole Partito Socialista in grado di interpretare con equità i bisogni e i meriti, i diritti ed i doveri, e di segnare le distanze da quelle espressioni estreme di "infantilismo comunista", che non hanno proprio niente a che vedere con una matura sinistra di governo.Voglio ricordare, che la posizione dei presentatori del documento approvato ieri, se prevede la necessità di intervento nei confronti di chiunque vìoli la legalità, si pone con la stessa intensità il problema di intervenire nelle forme più appropriate sul piano di favorire una integrazione dei migranti nella nostra città. E questa è la risposta complessiva che è stata data ieri in consiglio comunale, da parte di tutte le articolazioni della maggioranza: coniugare sicurezza e integrazione. E quindi nessuna lacerazione profonda e nessun vulnus nel centro sinistra.Una politica che viene adottata in tutti i paesi europei a guida socialista o socialdemocratica, dove con la formula del rispetto delle regole, come condizione per l'accoglienza, si stanno integrando milioni di migranti. E tutto questo credo sia compreso e condiviso dalla stragrande maggioranza dei fiorentini, che essendo solidali per vocazione, sono ben lontani da una cultura razzista e xenofoba. La nostra società, per la sua complessità in continua evoluzione, ha sempre più bisogno di forze sane, eticamente orientate, ed equilibrate, che attualizzando i valori laici e riformisti siano in grado di governare i mutamenti planetari, come il fenomeno dei migranti e quello della globalizzazione. Non è con posizioni estreme che si fa l'interesse di chi vive del proprio lavoro, e dei più deboli. E' la storia che si incarica di insegnarcelo.doveri, e di segnare le distanze da quelle espressioni estreme di "infantilismo comunista", che non hanno proprio niente a che vedere con una matura sinistra di governo».(fn)