Nocentini, De Zordo e De Santis: «Preoccupante la deriva di destra del partito democratico»

Questro il testo dell'intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini, della capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo e di Maurizio De Santis, segretario provinciale PRC:«Riteniamo doveroso aprire una riflessione tutta politica in merito alla votazione avvenuta ieri in Consiglio Comunale e, nello specifico, sui 7 voti di Forza Italia e Udc aggiunti alla mozione del Partito Democratico. Non crediamo che sul piano istituzionale questo fatto inauguri un cambio di maggioranza e palesemente strumentali si rivelano oggi le richieste di Toccafondi e Razzanelli.Tuttavia, ciò che è occorso ieri è chiaramente una conseguenza della impostazione politica e culturale che sta a monte e sottintende alla decisione di adottare quel tipo di ordinanza. Non è un caso che Forza Italia abbia esordito in aula affermando che questa ordinanza rappresentava un successo politico per il centrodestra. E' innegabile che sia così. L'ordinanza ha prodotto infatti una lacerazione profonda, un vulnus, in quella cultura politica di centrosinistra che è sempre stata alla base delle azioni delle amministrazioni fiorentine (a prescindere dalla loro composizione partitica) in tema di marginalità e disagio sociale. Il Partito Democratico ha rotto gli argini rispetto ad un tema delicatissimo come la legalità imboccando pericolosamente una strada che può condurre solamente a destra. La legalità non è né di destra, né di sinistra, ma le soluzioni con le quali si cerca di perseguire il suo rispetto certamente lo sono. In tal senso, la semplificazione della complessità sociale, l'inversione demagogica di vittime e carnefici, il partire dall'ultimo anello della catena anziché affrontare seriamente il cuore del problema e, ancora più pericoloso, la ricerca del capro espiatorio per la costruzione del proprio consenso sono tutti elementi inequivocabilmente ascrivibili alla cultura politica della destra, totalmente estranei a quella nella quale noi ci riconosciamo. A riprova di ciò sta il fatto che anche i partiti della sinistra che sono in maggioranza hanno sentito il dovere di distinguersi e prendere le distanze da questo tipo di impostazione.Dal canto nostro ci sentiamo ancora più forti nel perseguire l'obiettivo di costruire una sinistra unita e plurale, aperta ai fermenti della società civile, attenta alle questioni sociali che attraversano i nostri territori. E' una sfida alta, rispetto alla quale ieri abbiamo fatto un passo in avanti, e che oggi sappiamo essere più decisiva che mai nella salvaguardia e nel rilancio di una cultura politica di sinistra che non può essere cancellata in questa città a colpi di ordinanze speciali».(fn)