Avviato un piano di restauro dei fontanelli, l'assessore Coggiola: "Un contributo al decoro della città"
Nuovo look per i fontanelli di piazze e giardini di Firenze. La direzione servizi tecnici ha avviato un piano di recupero dei fontanelli della città, partendo da quelli di competenza della direzione stessa (gli altri sono in carico all'ambiente e ai Quartieri) che porterà nello spazio di un paio d'anni a un totale restauro. "Abbiamo iniziato un percorso di recupero ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola stanziando per questo primo anno circa 30.000 mila euro. Contiamo di poter inserire nel prossimo bilancio la somma di 50.000 euro per poter completare il restauro di quelli di nostra competenza. Ritengo che questa operazione sia importante perché i fontanelli sono un elemento caratterizzante per la nostra città. E siamo partiti proprio da quelli cosiddetti modello Firenze', che recano l'immagine del giglio della città. Siamo riusciti a recuperare anche il vecchio stampo in legno del modello originale e ciò consentirà di riprodurre perfettamente l'intero fontanello o parti di questo. Un piccolo contributo all'estetica e al decoro cittadino".I primi fontanelli restaurati sono quelli al Ponte Vecchio, piazza della Signoria, piazza S. CrocePiazza Pitti (2), piazza Acciaioli al Galluzzo, piazza della Repubblica, Fortezza da Basso (lato viale Lavagnini), nuovo giardino di via Pisacane. Inoltre sono state riparati (in attesa del restauro definitivo) quelli di piazza dell'Isolotto, piazza Primo maggio, viale Cadorna e piazzetta di Careggi. I prossimi interventi riguarderanno piazza San Marco, piazza Santo Spirito, piazza Dalmazia e viale Mazzini.Il lavoro è iniziato con una mappatura (sia della consistenza numerica, sia dell'esatta ubicazione e dello stato di conservazione) dei fontanelli. A ogni fontanello è stato assegnato un numero progressivo in relazione al Quartiere di appartenenza ed è stata redatta per ognuno una scheda con foto dello stato di fatto, con l'esatta ubicazione e le problematiche riscontrate. Su tale scheda sono annotati gli interventi necessari al loro ripristino, tutte le segnalazioni di malfunzionamento con relative riparazioni e le visite di controllo. Contemporaneamente alla fase di mappatura sono state effettuate delle ricerche di mercato per reperire i pezzi di ricambio necessari come coperchi, pigne decorative e pigne di comando e gruppo di erogazione interno.La fase operativa vera e propria è iniziata con il ripristino di ciò che era stato recuperato da Publiacqua e precisamente con la fase di restauro, saldando e riparando le varie rotture del metallo, ripristinando staffe ed ancoraggi. Poi la fase di sabbiatura dei fontanelli per togliere ogni traccia sia di ruggine che delle innumerevoli verniciature che si erano sovrapposte negli anni e quindi la verniciatura effettuata con particolari prodotti che oltre a proteggere il metallo ricordano il più possibile il ferro battuto anticato. Laddove necessario sono stati montati i nuovi gruppi di erogazione, rimontate sul coperchio nuove pigne ornamentali e altre parti deteriorate.(fd)