Partito Democratico. L'assessore Eugenio Giani risponde a Marco Mayer

Lettera aperta dell'assessore allo sport Eugenio Giani che risponde all'intervento di Marco Mayer."L'intervento di Marco Mayer merita che si sviluppi un confronto aperto perché si entri maggiormente nei contenuti del dibattito che precede il costituirsi del partito democratico. Ciò che voteremo il 14 di ottobre sono i delegati all'assemblea costituente nazionale non rappresentanze a livello locale e quindi, se vogliamo che Firenze sia espressa nel modo più incisivo è bene che vi sia un giusto equilibrio tra persone conosciute ed esperte e nomi nuovi, altrimenti potremmo cadere nel pericolo di una rappresentanza fiorentina che partecipa all'assemblea nazionale debole, sicuramente contenta di prendere parte ad un momento esaltante, quale il costituirsi di un nuovo partito, ma anche intimorita per non avere mai avuto esperienze del genere. Firenze, lo diciamo sempre, al di là delle parti politiche, nel dibattito amministrativo fatto dalle cose concrete ha bisogno di esprimere un peso maggiore, sia a livello regionale che a livello nazionale e quindi io valuto importante che la volontà di partecipare alla fase costituente nazionale del Partito Democratico abbia stimolato amministratori, sindaci e persone conosciute del centro sinistra a Firenze e provincia ad esporsi in prima persona.In secondo luogo, non dobbiamo dare l'idea di liste che sono animate solo da leader di immediato richiamo. In Toscana sono 29 i collegi elettorali e, per l'incompatibilità di presentarsi in più di un collegio elettorale, c'è l'opportunità e lo spazio per tutti per essere rappresentativi ai massimi livelli del nome più conosciuto o dell'amministratore più esperto. È evidente che ad oggi, sui giornali, circolano solo i nomi più conosciuti ma da qui al 22 settembre, termine di scadenza di presentazione delle liste, vedremo quanti nomi nuovi, giovani, donne, persone finora non molto impegnate nella politica, questo sistema elettorale riuscirà a fare emergere! A mio giudizio è prematuro e quindi sbagliato trarre oggi valutazioni negative sulla presunta mancanza di novità nei nomi; aspettiamo il 22 di settembre quando le liste saranno note in modo completo, prima di trarre conclusioni che oggi possono dare un'impressione negativa e non corretta sulla mobilitazione che invece si sta creando attorno al nuovo Partito Democratico.Il terzo aspetto che Marco Mayer mi stimola ad evidenziare è quello legato alla lista di cui io sono uno fra i promotori: Alleanza Riformista-Socialisti e Repubblicani per il Partito Democratico. Ringrazio Marco Mayer per avere evidenziato il valore di identità che questa lista può avere, per sottolineare come nel Partito Democratico non confluiscono solo la tradizione, l'apporto culturale, i quadri dirigenti, di DS e Margherita, ma invece anche contributi importanti di culture politiche come quella di cui mi sento espressione e che vuole tradursi attivamente nella costruzione del partito riformista che finalmente in Italia trova questa opportunità di unità. Molti socialisti e laici hanno vissuto tormentati strappi con la loro esperienza precedente e molti hanno, in questi anni, manifestato con il disimpegno la difficoltà a conoscersi nei tradizionali partiti esistenti dopo il Big Bang subito dalla politica italiana nel 1992 ed anni seguenti. Io ritengo che la nostra lista possa stimolare riformisti che vengono dalla cultura socialista, liberale, repubblicana a rinnovare stimoli entrando, da protagonisti, dalla porta principale di questo nuovo partito e sicuramente allargherà la partecipazione alle primarie del 14 ottobre. Nelle nostre liste, che saranno presenti in tutta la provincia di Firenze esprimeremo, non solo amministratori conosciuti ma anche molto giovani e donne che si affacciano solo ora nell'impegno politico. Proprio attraverso il contaminarsi di esperienze e posizioni diverse si crea il giusto equilibrio che garantisce vitalità al futuro del Partito Democratico". (uc)