Lotta alla prostituzione, Bosi (FI): «Multe ai clienti per intralcio alla circolazione stradale»

Una mozione «per impegnare l'amministrazione comunale a predisporre iniziative e provvedimenti contro la prostituzione» è stata presentata dal consigliere di Forza Italia Enricdo Bosi. Tra i provvedimenti che l'esponente del centrodestra chiede all'amministrazione di adottare «la contravvenzione per intralcio alla circolazione stradale dei clienti e l'apposizione sistematica di divieti di sosta, anche temporanea, nelle zone frequentate dalle "lucciole"».«Anche a Firenze – scrive il consigliere di Forza Italia - il fenomeno è ampiamente diffuso e la maggior parte delle persone coinvolte provengono dall'Africa e dai Paesi dell'Est europeo ed in particolare dalla Romania, creando gravi problemi di ordine pubblico in alcuni quartieri».«Da più parti – si ricorda nella mozione – sono state avanzate le proposte di legge per riformare la "legge Merlin" e per dare diversa rilevanza penale ai reati connessi all'esercizio della prostituzione. Ci sono poi le proposte per creare zone "protette" ove poter consentire l'esercizio controllato e sicuro della prostituzione, sull'esempio di alcune città europee, sottraendo così il fenomeno al controllo del racket e allontanandolo dalle strade e dalla clandestinità. E il dibattito politico di questi giorni vede coinvolti i sindaci delle principali città del paese e le autorità di governo».Bosi chiede a sindaco e giunta di «farsi promotori presso il governo nazionale per l'adozione di misure atte a reprimere il fenomeno del racket proponendo ad esempio, l'istituzione di quartieri del sesso come ad Amsterdam o Amburgo, o zone cittadine dove prostituirsi liberamente sotto il controllo delle autorità»; «attivare progetti finalizzati a favorire l'abbandono della pratica della prostituzione mediante corsi di formazione professionale, sostegni per l'avviamento al lavoro, con il coinvolgimento di associazioni di volontariato e cooperative sociali»; «promuovere concrete iniziative finalizzate all'eliminazione o riduzione delle cause principali del fenomeno, quali la povertà e le disuguaglianze sociali». (fn)Questo il testo della mozione:MOZIONEOggetto: Per impegnare l'Amministrazione Comunale a predisporre iniziative e provvedimenti contro la prostituzione.Proponente: Bosi (F.I.)Il Consiglio ComunaleRicordato che la Convenzione di Shengen, nella sua relazione sul fenomeno della tratta degli esseri umani, sottolinea che la prostituzione è una moderna forma di schiavitù che colpisce nel mondo quasi 200 milioni di persone, di cui almeno 500 mila in Europa Occidentale (nella sola Italia 50 mila donne di cui almeno un terzo minorenni);Considerato come il giro di affari legato alla prostituzione sia di oltre 500 miliardi di euro, denaro questo che alimenta le organizzazioni criminali e consente di finanziare ulteriori attività criminose;Preso atto che anche a Firenze il fenomeno della prostituzione è ampiamente diffuso e che la maggior parte delle persone coinvolte provengono dall'Africa e dai Paesi dell'Est europeo ed in particolare dalla Romania, creando gravi problemi di ordine pubblico in alcuni quartieri cittadini;Viste le proposte di legge da più parti avanzate per riformare la "legge Merlin" e per dare diversa rilevanza penale ai reati connessi all'esercizio della prostituzione;Viste le proposte di creazione di zone "protette" ove poter consentire l'esercizio controllato e sicuro della prostituzione, sull'esempio di alcune città europee, sottraendo così il fenomeno al controllo del racket e allontanandolo dalle strade e dalla clandestinità;Visto il dibattito politico di questi giorni che vede coinvolti i sindaci delle principali città del paese e le autorità di governo ed il grande interesse suscitato nell'opinione pubblica da tempo desiderosa di vedere risolto questo annoso e vergognoso problemaImpegna il Sindaco e La GiuntaA farsi promotori presso il Governo nazionale per l'adozione di misure atte a reprimere il fenomeno del racket della prostituzione, proponendo ad esempio, l'istituzione di quartieri del sesso come ad Amsterdam o Amburgo, o zone cittadine dove prostituirsi liberamente sotto il controllo delle autorità;ad attivare progetti finalizzati a favorire l'abbandono della pratica della prostituzione mediante corsi di formazione professionale, sostegni per l'avviamento al lavoro, con il coinvolgimento di associazioni di volontariato e cooperative sociali;a promuovere concrete iniziative finalizzate all'eliminazione o riduzione delle cause principali del fenomeno della prostituzione, quali la povertà e le disuguaglianze sociali;ad adottare provvedimenti amministrativi quali la contravvenzione per intralcio alla circolazione stradale dei clienti e l'apposizione sistematica di divieti di sosta, anche temporanea, in zone frequentate dal giro della prostituzione.