Artisti di strada. L'assessore Gori: "La manifestazione di protesta contrasta con lo spirito del nuovo disciplinare che offre uguali opportunità per tutti"

"Il Comune di Firenze ritiene l'arte di strada un'importante occasione di incontro, comunicazione e socializzazione fra cittadini, forme artistiche e culture diverse. Per questo motivo promuoviamo forme di associazione e coordinamento fra gli operatori e gli artisti per garantire la qualità delle esibizioni e consentirne una migliore programmazione. Inoltre, soprattutto durante il periodo estivo, viene realizzato un vero e proprio «cartellone» degli eventi e delle attività proposti nelle strade e nelle piazze della città. Grazie al Disciplinare, abbiamo creato una turnazione che eviti le cosiddette «rendite di posizione» favorendo coloro che occupavano stabilmente determinate postazioni a discapito degli altri, spesso giovani artisti".È quanto afferma l'assessore alle attività produttive Silvano Gori, in riferimento alla prevista manifestazione di protesta organizzata per giovedì e venerdì dall'AIAS, l'Associazione Italiana Artisti di Strada in segno di protesta per il provvedimento assunto dall'Amministrazione Comunale il 10 luglio scorso che regola l'attività degli artisti di strada. Modificando l'attuale regolamento la giunta di Palazzo Vecchio ha voluto introdurre una rotazione tra gli artisti di strada che permetta di alternare la musica ad altre attività, come, ad esempio, quella di mimo."L'Amministrazione Comunale, raccogliendo le numerose proteste e ricorsi davanti al giudice di pace da parte di chi vive e lavora nel centro cittadino, ha voluto ottemperare a due esigenze – ha spiegato l'assessore Gori –. Da un lato, assicurare agli artisti di strada la possibilità di lavorare e dall'altro impedire ai cittadini di dover sopportare, spesso, un rumore eccessivo. Per questi motivi abbiamo deciso di creare una turnazione, così da rendere più divertente la città, adottando anche alcune postazioni come Piazza San Marco e Piazzale Michelangelo che prima non erano utilizzate dagli artisti di strada. Mi preme anche sottolineare che, a differenza di quanto sostenuto dai rappresentanti dell'AIAS, gli artisti di strada sono stati incontrati ed ascoltati dall'Amministrazione Comunale, proprio il 27 giugno presso gli uffici della direzione sviluppo economico quando furono illustrate le linee di indirizzo del nuovo disciplinare. Erano presenti anche i rappresentanti dell'AIAS"."Tanto per dare un'occhiata anche a quanto succede nelle altre grandi città d'arte che sono un museo a cielo aperto e non «un banale museo» e che vivono anche di turismo – ha concluso l'assessore Gori –, a Venezia, ad esempio, gli artisti hanno un'autorizzazione valida soltanto 15 giorni, non possono sostare nello stesso luogo per più di 2 ore e le aree di maggior pregio come Piazza San Marco ed il Ponte di Rialto sono tassativamente vietate. A Firenze, invece, abbiamo preferito di concedere formalmente agli artisti il suolo pubblico sul quale esercitare la propria attività, proprio allo scopo di rendere meno «provvisorio e aleatorio» il loro lavoro". (uc)