Bosi (FI): «Anche l'Intifada scomodata per i lavavetri»

Questo il testo dell'intervento di Enrico Bosi, consigliere di Forza Italia:«Le polemiche sull'ordinanza dell'Assessore Cioni che ha bandito i lavavetri dai semafori del territorio comunale (quasi tutti nomadi rumeni che potrebbero essere riaccompagnati al paese di origine in virtù di una normativa europea) hanno scomodato perfino l'Intifada dei Palestinesi.Questa è la riprova dell'infantilismo della sinistra radicale che da tanti anni condiziona ed avvelena la vita pubblica cittadina e non solo.Fa veramente tristezza che un paese come il nostro, con i problemi gravissimi in cui si dibatte, perda tempo a disquisire sui lavavetri. Una cosa del genere sta facendo ridere tutta l'Europa.Ma torniamo ai fatti.Stamattina, percorrendo come al solito Via del Gelsomino, ho notato una gigantesca scritta che imbrattava tutto un palazzo: "Intifada lavavetri".Ho subito segnalato alla segreteria dell'assessore Cioni la necessità di provvedere alla cancellazione della scritta che forse non è l'unica che stanotte è comparsa sui muri di Firenze.La piaga dei graffiti va affrontata con decisione e ricordo al proposito la proposta di legge del Vice Sindaco di Milano Riccardo De Corato che potrebbe essere risolutiva, se approvata in tempi brevi dal Parlamento, del grave problema.Ci sono anche altre emergenze da affrontare per impedire il degrado cittadino ed una di queste, anch'essa gestita da zingari rumeni, è quella dell'accattonaggio molesto.Cosa aspetta l'assessore Cioni a fare un'altra ordinanza che impedisca questa vergognosa pratica di chi non ha assolutamente voglia di integrarsi e di lavorare regolarmente?Ovviamente mi attendo un'altra scritta del tipo "Intifada degli accattoni».(fn)