Linea 1 tramvia, Toccafondi e Bianchi (FI): «Un'opera inutile che sarà inaugurata con grave ritardo»
«A 1000 giorni dall'inizio dei lavori, il 1 settembre sarebbe dovuta entrare in funzione la prima linea della tramvia. Le uniche certezze, invece, sono che il completamento di quest'opera subirà gravi ritardi e che, comunque, tale infrastruttura non risolverà il problema traffico». E' quanto hanno dichiarato i consiglieri di Forza Italia Gabriele Toccafondi e Jacopo Bianchi.«Siamo sempre stati contro la tramvia come soluzione al problema traffico hanno ricordato - il centrosinistra che governa Firenze dal 1995 ha invece orgogliosamente rivendicato come propri i progetti della tramvia come soluzione al traffico cittadino, senza tuttavia riuscire nemmeno a far partire il progetto nei tempi stabiliti».Secondo Toccafondi e Bianchi «evidenziare il ritardo della tramvia significa evidenziare anche il ritardo del centrosinistra. Era il 21 giugno 2005 quando il vicesindaco Matulli annunciava in consiglio comunale che "i lavori per la realizzazione della prima linea sono iniziati il primo dicembre 2004 e dureranno mille giorni", ovvero fino al 1 di settembre 2007. Oggi, dunque, doveva essere terminata. Per la prima linea Firenze-Scandicci, l'amministrazione comunale firmò il contratto di costruzione il 6 giugno 2003, dopo la soluzione del contenzioso fra le diverse imprese partecipanti alla gara. Il percorso, lo ricordiamo, è di chilometri 7,5 e conta 15 fermate. Ad oggi costa circa 200milioni di euro, di cui finanziati dallo Stato: 73 milioni di euro, contributo Tav-Rfi: 33 milioni di euro, altri finanziamenti pubblici: 64 milioni di euro (mutui a carico dei comuni di Firenze e Scandicci), finanziamenti piano mobilità Regione Toscana: 30 milioni di euro».«Sulla frase invece che riguarda l'intero sistema pronunciata dal vicesindaco Matulli: "l'intero sistema della tramvia entrerà in esercizio entro la fine del 2009" hanno concluso i due consiglieri di Forza Italia - non abbiamo molto da dire speriamo che a parlare in modo chiaro siano i fiorentini che in primavera del 2009 dovranno pronunciarsi sull'operato di chi sta governando, con ritardo, Firenze». (fn)