Stop ai lavavetri, l'assessore Gori: "Allo studio una proposta per varare una normativa nazionale per regolamentare questa attività"
Una proposta per varare una normativa nazionale che regolamenti il mestiere girovago di lavavetri. Vi sta lavorando l'assessore alle attività produttive Silvano Gori che, insieme all'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni, ha predisposto l'ordinanza per contrastare il fenomeno dei lavavetri a Firenze.Nell'occasione l'assessore Gori si sofferma sull'ordinanza che ha incassato sia apprezzamenti che critiche precisando che la contingibilità e urgenza del provvedimento sono state necessarie per una serie di motivazioni. Ovvero "i mutati comportamenti degli automobilisti che, per evitare i lavavetri, rallentano prima del semaforo quando è rosso ed accelerano per poter passare col giallo ed alcune volte anche appena scatta il rosso, rischiando di provocare incidenti"; ancora "il tentativo di porre un freno a forme organizzate per la spartizione del territorio laddove fino ad ora i lavavetri agivano singolarmente"; infine "motivi di igiene delle strade a causa dello smaltimento di acqua sporca e per la presenza di contenitori e attrezzi per il lavaggio"."L'obiettivo - precisa ancora l'assessore Gori - è comunque quello di trovare una soluzione tecnica prima della scadenza dell'ordinanza. Il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza del 1931, da cui ha avuto origine il regolamento comunale del 1932 e quello nazionale del 1940, al capitolo 5 descriveva allora i mestieri girovaghi, molti dei quali non esistono più a seguito di cambiamenti negli stili di vita e di modifiche avvenute nel testo unico stesso: esiste il mestiere di lustrascarpe ma non quello di lavavetri. La proposta - continua l'assessore Gori - quindi potrebbe essere quella di creare nei regolamenti comunali il mestiere del lavavetri da esercitare in luoghi non pericolosi, sicuramente non in strada, ad esempio nei parcheggi scambiatori, parcheggi in generale o in altri luoghi da individuare"."Potremmo pensare - aggiunge l'assessore Gori - alla possibilità di creare un regolamento apposito per assegnare tramite un bando un certo numero di postazioni su suolo pubblico, ovviamente con esclusione di strade e incroci, così come avviene per gli artisti di strada. I soggetti assegnatari della postazione dovranno avere l'obbligo, pena la decadenza, della cortesia, della non invadenza e del decoro. Inoltre visto che il mestiere di lustrascarpe, seppur presente tra i quelli previsti nel Regolamento Comunale, non è di fatto operativo, attraverso un regolamento specifico potrebbe essere individuato un numero di postazioni, sempre su suolo pubblico ma non lungo le strade e agli incroci, da assegnare tramite bando della durata di un anno. La somma delle prime e delle seconde postazioni potrebbe coincidere con il numero attuale dei lavavetri a Firenze, con il vantaggio di togliere questi soggetti dalle mani di possibili organizzazioni ed allo stesso tempo dare comunque una maggior dignità a chi ha bisogno. La possibilità che offre questo tipo di regolarizzazione deve essere combinata con misure legislative elaborate a livello nazionale tali da rendere non più possibile l'attività di lavavetri alle attuali condizioni"."Va infine ricordato che le associazioni cittadine attraverso gli sportelli CNA World, Work Together di Confartigianato e Work Welfare World di Confesercenti si sono mosse proprio in questa direzione, con l'obiettivo di dare possibilità di inserimento nel mondo del lavoro di soggetti che allo stato attuale svolgono attività abusive" conclude l'assessore Gori. (mf)