Stop ai lavavetri, Rifondazione: «Provvedimento molto grave, sbagliato ed inefficace»

Questo il testo dell'intervento dei consiglieri comunali di Rifondazione Comunista Anna Nocentini, Mbaye Diaw e Leonardo Pieri, dei consiglieri regionali Monica Sgherri e Carlo Bartoloni e dei consiglieri provinciali Sandro Targetti, Andrea Calò e Lorenzo Verdi:«Siamo di fronte ad un provvedimento molto grave, sbagliato ed inefficace nella sostanza ma efficacissimo unicamente a cavalcare facili consensi – atteggiamento tipicamente populista - e visibilità a chi lo ha ideato. L'assessore alla sicurezza del Comune di Firenze – con l'ordinanza sui lavavetri – punta infatti tutto sulla repressione, inquadrando la questione dal punto di vista dell'ordine pubblico, mentre è solo con un percorso di integrazione che può essere risolta, scordandosi così quelli che erano stati gli indirizzi scaturiti dal consiglio comunale sulla sicurezza, svoltosi nel giugno scorso. In quell'occasione era stato approvato un ordine del giorno proposto dal PRC sui "patti sociali" nel quale si impegnava la Giunta Comunale ad avviare percorsi di integrazione e regolarizzazione – in collaborazione con i ministeri competenti ed il terzo settore -. Sulla stessa lunghezza d'onda, la Regione Toscana che, nel Piano discusso e approvato alcuni mesi orsono sulle politiche della sicurezza, aveva posto come priorità i percorsi d'inclusione e lotta all'insicurezza sociale, mentre l'ordine pubblico veniva come ultimo elemento, una volta messe in campo tutte le altre politiche. Quella ritenevamo e continuiamo a ritenere l'unica strada non solo per dare dignità a queste persone – qui alla ricerca di una vita migliore – e al servizio che comunque svolgono, ma anche per combattere a monte fenomeni di racket (senza far un tutt'uno dei due fenomeni, coloro che cercano disperatamente un occupazione e attività criminali, come fa invece la delibera).Elemento questo del racket per altro non emerso dal dibattito di allora, mentre emerse e condivise dallo stesso assessore Cioni erano state allora le altre considerazioni. Nulla è stato fatto in questo senso in questi mesi, ed invece adesso arriva quest'ordinanza, che colpisce unicamente i piu' deboli senza assolutamente risolvere al fondo il problema, prevedendo addirittura il carcere. Carcere che comunque non verrà comminato, come dice oggi sulla stampa lo stesso Cioni, a nessuno. Emerge quindi con tutta nettezza come questa ordinanza sia, oltre che sbagliata ed inefficace, una vera e propria tragica boutade. Le motivazioni che hanno spinto alla sua emissione vanno trovate quindi non nella questione in sé, ma in altro: da una parte la ricerca di visibilità in un periodo cruciale che porterà alle primarie e alla nascita del Partito Democratico, e alla ricerca di facili consensi – toccando le corde piu' basse dei cittadini – così da recuperare credito dopo errori che lo hanno minato, quali la gestione dell'iter di realizzazione di un progetto – ancorché giusto – come quello della tramvia. Colpire gli ultimi per arrivare primi in qualche competizione politica è – a nostro avviso – gravissimo e moralmente inaccettabile oltre ché ribadiamo – nel merito – assolutamente sbagliato e inefficacie».(fn)