Stop ai lavavetri, Checcucci (AN): «La classica ordinanza-spot di fine estate»

«E' la classica ordinanza-spot di fine estate». Così la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci giudica il provvedimento dell'amministrazione che «vieta l'esercizio del mestiere girovago di lavavetri sulle strade fiorentine».«Dopo che gli abusivi hanno occupato permanentemente il centro – ha aggiunto l'esponente del centrodestra – per distogliere l'attenzione e la rabbia dei fiorentini ci si occupa dei lavavetri e dei loro secchi. Una questione che l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni aveva già affrontato in passato con uno dei suoi tanti proclami. Come se ci fosse bisogno di una ordinanza per applicare le leggi e far rispettare l'ordine pubblico».«Intanto – ha aggiunto Gaia Checcucci - il contesto nazionale può semmai essere più preoccupante dopo la circolare del ministro dell'interno Giuliano Amato che suggerisce ai questori di concedere un permesso "premio" di soggiorno di sei mesi a tutti i lavoratori stranieri clandestini che decidono di denunciare i loro sfruttatori, caporali e "aguzzini". Se tale circolare dovesse trovare applicazione letterale, nei casi in cui le autorità competenti confermino gli estremi di «sfruttamento sul posto di lavoro», i clandestini disposti a denunciare i loro datori di lavoro invece che essere immediatamente espulsi come vuole la prassi in vigore, sarebbero ricompensati di un permesso di soggiorno di sei mesi, rinnovabile fino a un anno, tempo necessario a trovare un impiego "pulito"».«Un atto di indirizzo che sembra preludere ad una sanatoria generalizzata – ha concluso la consigliera di AN – come del resto conferma la reazione di tripudio ministro per la solidarietà Paolo Ferrero che invoca la cancellazione della legge Bossi-Fini. Il ministro Amato, dopo essere venuto a Firenze ed aver verificato che la nostra città non ha problemi di ordine pubblico e che, quindi, non c'è bisogno di aumentare i contingenti delle forze dell'ordine, adesso ci fa l'ennesimo "regalo", lasciando intravedere a chi, dell'illegalità ha fatto un mestiere, la possibilità di vedersi riconosciuto anche un permesso premio».Sulla circolare del ministero dell'internio Gaia Checcucci ha presentato una interrogazione. (fn)