Varrasi (Verdi): «Mai psicofarmaci ai bambini. Grave la svolta dell'università e dell'industria farmaceutica»

«I bambini tristi o irrequieti non possono essere aiutati a forza di psicofarmaci. Nel momento in cui la famiglia tende a disgregarsi e i genitori sono impegnati su altri fronti, la svolta proposta da alcuni settori dell'industria farmaceutica e dell'università di trattare gli inevitabili disagi infantili con la "normalizzazione" psichiatrica è grave e da contrastare». E' quanto ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Giovanni Varrasi commentando la manifestazione di ieri, alla quale hanno partecipato circa 1000 persone, per protestare contro l' utilizzo degli psicofarmaci sui bambini e contro i test psichiatrici. L'iniziativa era stata organizzata in concomitanza del congresso di psichiatria infantile in corso di svolgimento al palazzo dei congressi.«A Firenze – ha aggiunto Varrasi - tale tipo di cultura, inizialmente minoritaria, in questi ultimi tempi è diventata sempre più importante. Qualche tempo fa alcuni psichiatri fiorentini pubblicizzarono il cosiddetto progetto "Pierino" in cui si poneva sotto l'ottica psico-patologica il comportamento di disadattamento infantile e adolescenziale che, invece, va ricondotto al normale disagio di quella fase della vita.Non vorremmo che questa onda lunga, economica e scientifica investisse le problematiche dei bambini che sono un enorme mercato per l'industria farmaceutica. I loro problemi, tranne casi eccezionali, vanno invece ricondotti al rapporto genitori-figli-società. E' profondamente sbagliato credere che la somministrazione di psicofarmaci regoli le inquietudini dei bambini, le loro dolorose passività, le loro dirompenti ribellioni».«Per questo – ha ricordato il capogruppo dei Verdi - il consiglio comunale, nel giugno del 2005, ha approvato una mozione che impegna l'amministrazione, tra l'altro, a promuovere una campagna di informazione, di concerto con la azienda sanitaria locale, sui pericoli della somministrazione di psicofarmaci ai bambini. Visto che si stanno muovendo, in questo campo, poteri forti, lavoreremo per sensibilizzare tutte le forze politiche e culturali per contrastare tutti insieme questa svolta che vuol sostituire all'educazione, e ai suoi inevitabili contrasti, la semplificazione della diagnosi psichiatrica e della terapia farmacologia». (fn)