Nubifragio in città, Bianchi (Fi): "Chi risponderà ai privati dei danni causati dal maltempo, soprattutto quelli riconducibili alla mancata manutenzione dei tombini"

"Chi risponderà ai privati dei danni causati dal maltempo, soprattutto se riconducibili alla mancata manutenzione dei tombini? E' stata quantificata l'entità dei danni del nubifragio di ieri e di quello del giugno scorso? Quali sono i provvedimenti che intende attuare l'Amministrazione per evitare i danni causati da questi imponenti eventi atmosferici?". E' quanto chiede il consigliere comunale di Forza Italia Jacopo Bianchi che sul tema presenterà un'interrogazione."I frequenti nubifragi portano a galla le difficoltà legate alla mancata manutenzione dei tombini. Ieri i cittadini, allarmati dal rischio di allagamenti derivanti dal fatto che i tombini non sono stati in grado di ricevere la grande quantità d'acqua riversatasi sulla città, hanno tentato in prima persona di sbloccare le caditoie servendosi di attrezzi di fortuna. Si tratta di scene squalificanti - continua Bianchi -, non solo per l'immagine della città, ma anche inaccettabili in termini di qualità del servizio reso e di tutela dai danni"."Come mai, dopo l'affidamento del servizio di pulizia dei tombini ad una azienda privata, la città è rimasta bloccata per allagamenti, come già avvenuto nello scorso mese di giugno, con danni a privati ed istituzioni? Molti cittadini – aggiunge l'esponente di Forza Italia – nell'aprire i tombini hanno trovato la presenza di residui calcificati rimuovibili solo da ditte specializzate in questi interventi. Ciò dimostra che la pulizia non è stata effettuata da molto tempo e certamente non con cadenze periodiche come si vuol far credere dall'Amministrazione comunale"."Ieri si sono verificati numerosi allagamenti che hanno coinvolto i sottopassi tra cui il sottopasso ferroviario di via del Gignoro nel quale è rimasta intrappolata un'auto, probabilmente irrecuperabile, con grave spavento e rischio per il conducente che è riuscito a mettersi in salvo con fatica. Il sottopasso – spiega Bianchi – è dotato di un sistema di pompe di sollevamento dell'acqua per garantirne lo svuotamento in caso di necessità, domando dunque: se è vero, come sembra, che il sistema di sollevamento ieri funzionava regolarmente, per quale motivo il sottopasso si è allagato completamente e si è reso necessario attuare intervento delle pompe idrovore della società Emasoli e vietare il transito nel sottopasso al traffico fino a tarda sera? Se le pompe di sollevamento sono tarate per operare in caso di precipitazioni dell'intensità registrata negli ultimi mesi? In caso contrario, se si ritiene di dover intervenire per garantire un efficace sistema di pompaggio dell'acqua evitando danni a persone e cose. Va ricordato – precisa l'esponente di Forza Italia – che il sottopasso fu inaugurato nell'agosto del 1990 e subì, poco tempo dopo, un primo allagamento. Mi sembra che a distanza di anni non siano state apportate le migliorie necessarie a scongiurare il verificarsi di allagamenti, sarebbe forse l'ora di intervenire dopo 17 anni"."Inoltre – conclude Bianchi – come ha sostenuto il climatologo Giampiero Maracchi in occasione del nubifragio del 8 giugno, la città deve predisporre interventi strutturali per affrontare in modo adeguato questi eventi climatici che assumono l'aspetto di cicloni extratropicali". (mf)