Pieri e Bosi (FI): "Si provveda al più presto al rimpatrio degli immigrati clandestini"
Un invito al sindaco a "promuovere l'espulsione degli immigrati clandestini dell'Unione Europea". E' quanto prevede una mozione presentata dai consiglieri di Forza Italia Massimo Pieri ed Enrico Bosi. "Alla luce di quanto sta avvenendo in questi giorni in città hanno aggiunto Bosi e Pieri - con particolare riferimento agli episodi di criminalità che hanno coinvolto cittadini stranieri, chiediamo il rispetto della legge e il rimpatrio degli immigrati clandestini". "Il decreto legislativo 6 febbraio 2007 numero 30 - spiegano i due consiglieri di Forza Italia - disciplina il diritto di soggiorno per un periodo superiore a tre mesi vincolandolo alla certezza di un'attività lavorativa autonoma o subordinata e alla disponibilità per se stesso e per i propri familiari di risorse economiche sufficienti per non diventare un onere a carico dell'assistenza sociale dello Stato durante il periodo di soggiorno". "Di un'assicurazione sanitaria o di altro titolo idoneo comunque denominato che copra tutti i rischi nel territorio nazionale, oppure, riconosce il diritto di soggiorno a familiari che accompagnano o raggiungono un cittadino dell'Unione che ha diritto di soggiornare"."I sindaci di svariate città del nord Italia fra cui Milano e Verona - sottolineano nella mozione Bosi e Pieri - stanno già attuando, in collaborazione con le questure, i provvedimenti di rimpatrio degli immigrati dell'Unione che, dopo 90 giorni di soggiorno nel nostro territorio, si trovino ancora in stato di disoccupazione"."Il rispetto della legalità - proseguono i due esponenti di Forza Italia - è il principio sul quale fondare ogni convivenza civile indipendentemente dalla nazionalità e dall'etnia di appartenenza"."A fronte di queste considerazioni Pieri e Bosi invitano il sindaco a "sollecitare le autorità di polizia competenti ad avviare le procedure che consentano il sicuro rimpatrio degli immigrati che non sono in regola con le norme del decreto legislativo in questione attingendo al fondo europeo opportunamente stanziato per l'allontanamento dei clandestini, secondo il modello adottato da altre città che si sono attivate prontamente per offrire una risposta credibile al bisogno di legalità e di sicurezza dei cittadini". (lb)Di seguito il testo della mozioneMOZIONEOggetto: invitano il Sindaco a promuovere l'espulsione degli immigrati clandestini dell'Unione EuropeaI sottoscritti Consiglieri Comunali, vista l'ormai dilagante piaga degli immigrati clandestini dell'Unione che stazionano nel nostro Paese senza un'occupazione che ne consenta la sopravvivenza e l'inserimento socio culturale, con la conseguente creazione di sacche di criminalità che contribuiscono sensibilmente ad accrescere il livello di insicurezza del nostro territorio; constatato che la nostra città è preda, come molte altre metropoli, di lavavetri, accattoni, zingari i cui comportamenti sono sempre più connotati da arroganza e violenza, specialmente a danno dei soggetti più deboli come le donne, i minori e gli anziani; ricordato il decreto legislativo 6 febbraio 2007 n.30 attuazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri il quale disciplina le limitazioni ai diritti di cui sopra per motivi di ordine pubblico e di pubblica sicurezza; considerato che il suddetto decreto all'art.7 comma 1 a) e b) disciplina il diritto di soggiorno per un periodo superiore a tre mesi vincolandolo alla certezza di un'attività lavorativa autonoma o subordinata e alla disponibilità per se stesso e per i propri familiari di risorse economiche sufficienti per non diventare un onere a carico dell'assistenza sociale dello Stato durante il periodo di soggiorno e di un'assicurazione sanitaria o di altro titolo idoneo comunque denominato che copra tutti i rischi nel territorio nazionale, oppure, come recita il comma d) riconosce il diritto di soggiorno a familiari che accompagnano o raggiungono un cittadino dell'Unione che ha diritto di soggiornare ai sensi delle sopracitate lettere a) e b); appreso che i sindaci di svariate città del Nord Italia fra cui Milano e Verona stanno già attuando, in collaborazione con le questure, i provvedimenti di rimpatrio degli immigrati dell'Unione che, dopo 90 giorni di soggiorno nel nostro territorio, si trovino ancora in stato di disoccupazione, in ottemperanza alle norme della legge di cui sopra; visto che alcune città del Veneto hanno anche assunto l'iniziativa di noleggiare bus e voli charter per garantire il reimpatrio dei clandestini sia dell'Unione Europea che extracomunitari, peraltro con l'impiego di limitate risorse finanziarie, poiché i fondi a disposizione delle questure non lo consentono; visto che a Bruxelles è stato stanziato un ingente fondo al quale è possibile attingere per agevolare il rimpatrio dei clandestini, già utilizzato in più riprese dal premier spagnolo Zapatero, che consentirebbe di attuare con certezza i provvedimenti di espulsione dal territorio italiano degli ospiti irregolari in base al decreto legislativo 30/2007 che recepisce la direttiva europea di cui sopra; ritenuto che il rispetto della legalità sia il principio sul quale fondare ogni convivenza civile indipendentemente dalla nazionalità e dall'etnia di appartenenzaINVITANO IL SINDACOA sollecitare le autorità di polizia competenti ad avviare le procedure che consentano il sicuro reimpatrio degli immigrati che non sono in regola con le norme del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n.30 attingendo al fondo europeo opportunamente stanziato per l'allontanamento dei clandestini, secondo il modello adottato da altre città che si sono attivate prontamente per offrire una risposta credibile al bisogno di legalità e di sicurezza dei cittadini.Enrico Bosi Massimo Pieri