Tramvia, Formigli e Di Giorgi (Pd): "E' un'opera indispensabile e condivisa. Basta con le strumentalizzazioni e gli interessi particolari, ci vuole responsabilità"
Questo l'intervento del capogruppo e del vicecapogruppo del Partito Democratico Alberto Formigli e Rosa Maria Di Giorgi sulla tramvia."Innovazione della città, cambiamento strutturale e nuove infrastrutture per la mobilità all'insegna della scelta del ferro rispetto alla gomma e del trasporto pubblico rispetto a quello privato.Concetti chiari su cui la maggioranza dei cittadini di Firenze ha dato il consenso alla seconda giunta Domenici; parole chiave essenziali nel programma di governo condiviso dai partiti che hanno costituito l'attuale maggioranza. La tramvia è un tassello centrale, un obiettivo prioritario che si inquadra nella prospettiva che abbiamo indicato. La maggioranza di Palazzo Vecchio ha lavorato con assiduità su questo progetto, ha tenuto costanti contatti con la giunta con riunioni su riunioni in cui si sono esaminati i progetti, si sono proposti gli aggiustamenti necessari tenendo conto anche delle indicazioni dei cittadini, sperimentando una gestione aperta e partecipata che ha visto assemblee di tutti i tipi in città (spesso anche molto rumorose e dove prevaleva la rivendicazione di interessi particolari rispetto a quelli collettivi).Nonostante ciò siamo andati avanti, cercando di cogliere quanto di positivo emergeva dal confronto, nel rispetto delle idee di tutti, ma con ben chiaro davanti l'obiettivo, ossia la realizzazione del nuovo sistema di trasporto della città.Il problema cui ci troviamo di fronte è qualcosa di antico e di già conosciuto, che ha caratteristiche definite rispetto al rapporto tra cittadini e istituzioni: il cittadino esprime il suo parere ed è obbligatorio che tale parere sia accolto, altrimenti finisce l'interlocuzione, si mette su uno striscione, si parla con qualcuno che siede a Palazzo Vecchio, magari meglio se tra i banchi della maggioranza (che così si fa più rumore) e il gioco è fatto. Ma se quel parere, quella proposta punta a bloccare ogni progettualità e confligge con gli obiettivi generali della città (ripetiamo, condivisi in sede elettorale da coalizione e cittadini) non è forse dovere di quella parte della maggioranza più responsabile andare avanti nell'interesse di tutti? Questo è il cuore del problema con cui quotidianamente ci confrontiamo.Possibile che ogni occasione sia quella giusta per dire di no, per bloccare l'innovazione della città, prendendo a pretesto talvolta qualche posto auto in quella certa strada oppure gli alberi vecchi e malati di un viale e nonostante se ne disponga il progressivo reimpianto? Possibile che non si colga che lasciare tutto com'è non è possibile in una città come Firenze che ha i noti problemi di traffico e di inquinamento? E poi vogliamo finalmente chiederci quanti sono questi cittadini che protestano? Sono la maggioranza dei cittadini di Firenze? O sono solo una piccola minoranza che vorrebbe fermare i processi in atto in città e senza rendersi conto che in realtà ciò significa amministrare la decadenza di una città.E quanto sono indipendenti queste proteste dalla diffusa strumentalizzazione politica messa in atto dalla destra?Un centrodestra (pensiamo all'infelice intervento di Bonaiuti, quale esempio di vuoto di proposta) che, in nome di un'opposizione sterile, si schiera contro la tramvia che, a livello nazionale e internazionale, rappresenta oggettivamente una delle migliori risposte per città della dimensione di Firenze.Il compito del Partito democratico, quale forza di maggioranza relativa, è molto chiaro ed è quello di portare avanti quanto abbiamo promesso alle elezioni, con forza e determinazione convinti che solo l'innovazione possa garantire un futuro adeguato alla nostra città. Insieme a noi la stragrande maggioranza dei cittadini di Firenze e gli altri partiti che vorranno stare ai patti condivisi e sottoscritti. Non saranno certo gli interessi di parte, distanti dalla città e dai suoi problemi che talvolta sono rappresentati proprio da quei comitati, a fermare una progettualità complessa e integrata quale è quella che abbiamo messo in campo.L'obiettivo di dotare Firenze di un sistema di trasporto pubblico su ferro è condiviso non solo all'interno della maggioranza, ma anche nell'ambito delle forze dell'Unione, è in quell'ambito che si dovranno ricomporre le idee e trovare nuove e più consapevoli fermezze, anche attraverso il confronto serio e continuo con la città.La sfida è enorme, forse la sfida maggiore degli ultimi decenni e non solo in questa città. Come fiorentini dobbiamo essere orgogliosi di aver avuto il coraggio di mettersi in gioco e di affrontare una sfida così difficile. Più è difficile l'esame, maggiore è la soddisfazione quando si supera. Noi ci siamo, con la consapevolezza della capacità di vincere. Siamo tra quelli che credono in una città moderna, al passo con l'Italia e con l'Europa, in grado di giocarsi nella competizione e capace di darsi obiettivi alti e di raggiungerli, come ci credettero coloro che fecero grande Firenze nel tanto celebrato Rinascimento così rimpianto (magari proprio dai fautori dei comitati?).Alberto Formigli (capogruppo gruppo democratico)Rosa Maria Di Giorgi (vicecapogruppo Gruppo democratico)