Strage di Bologna, il presidente Cruccolini stamani alla commemorazione: "Mi unisco all'appello dei familiari perchè vengano resi noti i documenti della strage"
Il 2 agosto del 1980 alle 10.25 una bomba esplose nella sala d'aspetto della stazione di Bologna. L'esplosione provocò il crollo delle strutture sovrastanti e investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario. Il bilancio finale fu di 85 morti e 200 feriti. Questa mattina membri delle istituzioni nazionali e locali, delle associazioni e semplici cittadini, hanno ricordato quel giorno.A rappresentare il comune di Firenze, assieme al gonfalone, c'era il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini che ha ricordato: "Ho vissuto quegli stessi brividi e quelle stesse emozioni che provai 27 anni fa, alla manifestazione indetta l'indomani del grave attentato"."Colgo quindi l'occasione per unirmi all'appello dei familiari delle vittime, che chiedono che siano resi noti i documenti della strage, in base alla legge approvata in Parlamento che permette di rendere pubblici, dopo 15 anni, i segreti di Stato. L'auspicio ha proseguito Cruccolini - è che al più presto siano accessibili a tutti i documenti che riguardano le stragi di Bologna e Brescia"."Inoltre questo tragico fatto ci fa sentire direttamente coinvolti, nel ricordo dell'attentato dei Georgofili, dove persero la vita cinque persone a causa di una bomba che ferì profondamente il cuore la città"."Questa mattina alla commemorazione della strage erano presenti tanti giovani, questo è importante perché la memoria di tragici fatti che riguardano la storia d'Italia non sia cancellata e affinché - ha concluso il presidente del consiglio comunale -episodi del genere non si ripetano mai più". (pc)