Indagine statistica del Comune: crescono i fiorentini che vanno in vacanza, ma il 35% resta in città

Il 64,6% (+3,9% rispetto al 2006) dei fiorentini decide di andare in vacanza; diminuisce (dal 3,7 all'1,9%) la percentuale di invece ci va solo nel fine settimana. Ad andare più in vacanza sono i giovani (81,2%) anche se, rispetto al 2006, sono diminuiti dell'8,3%, a differenza degli anziani che registrano un +13,5% sull'anno precedente. E tra chi lascia la città, la meta preferita (71%) è il mare. Sono questi alcuni dei dati emersi da una rilevazione effettuata dall'Ufficio comunale di statistica e presentata questa mattina dall'assessore alla statistica Eugenio Giani e dall'ufficio comunale di statistica. L'indagine, giunta alla sua quarta edizione, si propone di stimare il numero di fiorentini che andranno in vacanza e quello di coloro che, invece, rimarranno in città per tutto il periodo estivo."E' finita l'epoca – ha spiegato l'assessore Giani – in cui nel periodo estivo le città si trasformavano in luoghi disabitati, oggi l'estate metropolitana può rivelarsi piacevole. Per qualcuno è una necessità. Per altri una scelta. In ogni caso, i risultati di questa indagine dicono che quelli che decidono di fare le valigie sono sempre più numerosi, anche se resta alta la percentuale che in agosto resta in città. Ciò è dovuto al fatto che vengono scelti altri periodi dell'anno, magari più economici e meno affollati, per sfruttare il periodo di ferie. Rispetto agli anni scorsi vi è una leggera inversione di tendenza con un incremento dei vacanzieri, che è da attribuirsi alla categoria degli anziani, grazie alle opportunità offerte dalle istituzioni e altri enti a prezzi concorrenziali"."Cercare di comprendere le dinamiche relative all'offerta dei servizi, della cultura e del tempo libero durante l'estate – ha detto ancora l'assessore Giani – serve per tenere presente che la città è un luogo che offre un insieme di relazioni e servizi capaci di soddisfarne le attese di coloro che la abitano. Sul piano dei pubblici servizi, l'Amministrazione comunale dovrà quindi dare una risposta forte per i fiorentini ed i turisti che trascorrono l'estate in città".L'indagine ha interessato un campione della popolazione residente estratto casualmente dall'anagrafe (800 le famiglie intervistate per un totale di 1.569 persone) e si è svolta dal 4 al 13 giugno. Poche le domande: in primo luogo se l'intervistato e i componenti della sua famiglia fossero stati o avessero intenzione di andare in vacanza nel periodo tra il 27 maggio e il 1° ottobre. In caso affermativo è stato chiesto se l'intervistato era disposto a indicare il periodo (fino ad un massimo di tre), la destinazione (Toscana, Italia, estero) e il tipo di località prescelta (mare, montagna, altro). Erano poi richieste notizie generali sul titolo di studio e la condizione occupazionale.I risultati, per condizione occupazionale, vedono al primo posto gli studenti (anche se in decremento rispetto all'anno precedente), seguiti dagli occupati e dai pensionati (queste ultime due categorie registrano un aumento rispettivamente del 3,9% e del 13,9% sul 2006). A non andare in vacanza sono maggiormente i disoccupati (72,5%).Sono i lavoratori atipici ad andare maggiormente in vacanza, con un incremento del 2,3%, seguono i lavoratori autonomi, anche se con un decremento del 6,8% rispetto al 2006, mentre aumentano del 4,4% i lavoratori dipendenti.Il comportamento familiare, rispetto alla condivisione della vacanza da vivere tutti insieme registra un decremento del 4,3% rispetto al 2006, mentre aumentano le famiglie che vede qualche componente spostarsi per il fine settimana (+ 8,2%).Rispetto alla scelta della località, quelle marine restano le più gettonate, in particolare quelle toscane con il 34,7% (-1.1% rispetto al 2006). Un lieve incremento lo si registra nella scelta delle località marine estere (+1%).Il 91,5% dei fiorentini, contro l'89% del 2006, fa le proprie vacanze in un unico periodo rispetto all'intervallo di tempo indagato. Di questi il 62,3% per un periodo di tempo superiore alle due settimane. Soltanto lo 0,7% spalma le stesse due settimane nell'intero arco di tempo oggetto dell'indagine.Rispetto allo scorso anno da evidenziare il fatto che, a fronte di un aumento di assenze dalla città nel periodo compreso fra maggio e luglio, nel mese di agosto si registra un incremento di presenze.(fd)