Piano Strutturale, Barbaro (presidente commissione urbanistica): "Gli indirizzi per la città del futuro: più alloggi sociali, più verde, riprogettazione dei vuoti urbani, infrastrutture per la mobilità"
"Con la delibera odierna questo consiglio compie un ulteriore passo in avanti nella riprogettazione e pianificazione della città avviata fin dallo scorso mandato amministrativo". E' quanto dichiara Antongiulio Barbaro, presidente della commissione urbanistica, durante il dibattito in consiglio comunale sulla delibera di riadozione del Piano strutturale."Il Piano è un atto complesso, frutto di un lavoro lungo e articolato, che ha assunto come base il Piano strutturale adottato nell'aprile 2004, le osservazioni presentate in occasione della sua pubblicazione, la mole di documentazione raccolta e prodotta nel corso del Forum di discussione pubblica promosso da questo consiglio nel corso del 2005 la complessità del lavoro è stata aumentata dall'entrata in vigore dell'innovativa legge regionale sul governo del territorio nonché dalla decisione della Regione Toscana di avviare la definizione del nuovo Piano di Indirizzo Territoriale. Due circostanze ha proseguito Barbaro che hanno imposto verifiche suppletive e suggerito di sperimentare fin da subito alcune innovazioni normative, quali la tecnica dell'avviso pubblico per la formazione del Regolamento urbanistico, la valutazione integrata, l'adesione alle nuove procedure di tutela paesaggistica definite nell'ambito dell'intesa tra Regione Toscana e Ministero per i beni ambientali e culturali"."I temi che il Piano pone all'attenzione della città sono molti ha aggiunto il presidente della commissione urbanistica dal nuovo rapporto con i soggetti privati al profilo di Firenze quale città della cultura e della formazione; dal riassetto e potenziamento infrastrutturale alla riorganizzazione dei poli di attrazione attorno agli assi della mobilità su ferro; dall'estremo contenimento nell'impegno di nuovo suolo alla riorganizzazione dell'edificato esistente finalizzato alla progettazione dei vuoti urbani; dall'implementazione delle dotazioni di verde pubblico alla creazione di riserve di aree per l'edilizia sociale e di alloggi locati a canone calmierato"."Qualcuno sostiene che questo Piano non presenta elementi ambiziosi di espansione urbana ha proseguito Barbaro . E' paradossalmente vero: questo Piano stabilisce soprattutto un indirizzo volto alla riorganizzazione e razionalizzazione della città e della sua funzionalità in tal senso credo occorra valutare come si siano evolute nel tempo le esigenze e la cultura contemporanee, che pongono oggi al centro del dibattito urbanistico la qualità del vivere in città, la sostenibilità ambientale, la razionalizzazione della mobilità, il decentramento delle funzioni"."Non posso che essere stupito per la reiterate richieste di rinvio del dibattito consiliare ha sottolineato Barbaro non posso che precisare che la commissione urbanistica, cui la delibera è stata trasmessa l'8 giugno scorso, ha esaminato con attenzione e in un clima sereno la delibera e gli emendamenti nel corso di ben sette sedute, oltrepassando sensibilmente i 22 giorni concessi dal Regolamento del consiglio comunale. D'altra parte la scelta, che non certo obbligatoria, di adottare nuovamente il Piano, invece di procedere alla sua modifica e approvazione finale come le leggi regionali 5 del 1995 e 1 del 2005 avrebbero consentito, garantisce al consiglio e alla città una nuova fase di pubblicazione per la presentazione di nuove osservazioni che certamente contribuiranno agli ulteriori miglioramenti prima dell'approvazione finale" conclude il presidente Barbaro. (mf)