Giglio d'Oro, il Ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Massimo D' Alema invia una lettera di saluto alle due deputate afghane
Questa la lettera di saluto del Ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Massimo D' AlemaSono particolarmente lieto di poter far pervenire il mio caloroso saluto ed i più sinceri auguri di buon lavoro ai partecipanti alla manifestazione del Giglio d'Oro del Comune di Firenze.Desidero innanzitutto congratularmi per la scelta di conferire l'ambito riconoscimento per l'anno 2007 a Malalai Joya e Shukria Barakazai, due eminenti parlamentari afgane, molto note a livello internazionale per l'impegno profuso per la rinascita del loro paese.Un'iniziativa, quella del Comune di Firenze, che ben si inserisce nelle linee programmatiche della politica estera italiana, attenta a promuovere attivamente i diritti umani, la giustizia e a favorire un ruolo crescente delle donne.L'Italia ha organizzato, lo scorso mese di febbraio, una Tavola rotonda internazionale sul tema "Afghanistan. Democrazia, Giustizia e Sviluppo: il ruolo delle donne, cui io stesso ho partecipato assieme al Presidente Karzai. In tale occasione, sei illustri rappresentanti femminili della societa' afgana, tra le quali anche proprio l'Onorevole Shukria Barakazai, si sono confrontate con esponenti della societa' politica e civile italiana.Più recentemente, l'Italia ha promosso nei giorni 2 e 3 luglio scorsi un'importante conferenza sulla giustizia e lo stato di diritto in Afghanistan, ponendo l'accento anche sul tema dell'accesso alla giustizia per le donne, nel contesto dell'affermazione della parità dei diritti e delle opportunità.Sono convinto che il forte impegno delle donne per la democrazia, la giustizia e lo sviluppo autorizzi a ben sperare per il futuro dell'Afghanistan. Esso rappresenta una garanzia anche per gli interventi ed il sostegno della comunità internazionale.Un ringraziamento particolare va quindi al Consiglio Comunale di Firenze ed al suo Presidente, Eros Cruccolini, che ha voluto assegnare un significativo riconoscimento a due donne che testimoniano l'avvio di una nuova stagione nella vicenda sociale e politica dell'Afghanistan.Massimo D'Alema