Giglio d'Oro, consegnato stamani nel salone de' Dugento l'importante riconoscimento alle deputate afghane Shukria Barkzai e Malalai Joya
Con una seduta solenne del consiglio comunale è stato consegnato questa mattina nel Salone de' Dugento il Giglio d'Oro del Comune di Firenze: il prestigioso riconoscimento è stato assegnato alle due deputate afghane Malalai Joya e Shukria Barakzai.Il Giglio d'Oro viene assegnato ogni anno a persone, associazioni ed enti particolarmente benemeriti nell'opera di promozione della pace, a difesa dei diritti umani ed a favore di chi ne è stato gravemente privato.Nella motivazione per Malalai Joya è stato ricordato che "Da anni impegnata nel campo dell'istruzione, della sanità, e del lavoro per le donne; deputata nel suo paese, l'Afghanistan, presidente dell'Opawc, organizzazione che lavora per l'emancipazione delle donne tramite corsi di alfabetizzazione e formazione e progetti di microimprenditoria. Da sempre impegnata per i diritti, la democrazia e l'antifondamentalismo. E' per questo continuamente minacciata di morte".Shukria Barakzai è stata invece insignita del riconoscimento "Per la sua opera a favore delle donne afghane e per l'impegno politico a difesa dei loro diritti da quando è stata eletta, nel 2005, nella Camera Bassa del Parlamento. Fondatrice del primo giornale femminile in Afghanistan, ha aperto, a rischio della vita, una scuola clandestina per bambine, durante il regime talebano"."Siamo molto onorate di ricevere questo riconoscimento ha sottolineato Shukria Barakzai . Voi dovete sapere la difficoltà con cui le donne afgane vivono in una società tradizionale combattendo per la pace e la democrazia in un paese martoriato da guerre, povertà, prepotenze e traffico di droga"."Come donne ha proseguito Barakzai - cerchiamo ogni giorno di ottenere la pace e l'uguaglianza, ma non è facile. Vivo in una condizione di condannato a morte dagli integralisti del mio Paese ma continuo a comportarmi il più normalmente possibile a lavorare e dialogare poiché se si lascia parlare solo le armi per il mio popolo non ci sarà più speranza"."Ringrazio a nome delle donne e degli uomini afghani il Comune di Firenze ha spiegato Malalai Joya - che ci ha assegnato questo riconoscimento. Parlo a nome loro che non hanno la forza e la possibilità di esprimersi e di essere ascoltati. In questo momento in Afghanistan le fonti di potere sono infettate dal fondamentalismo e dai signori della guerra' ed essere qui mi da il coraggio per andare avanti nel mio impegno politico e sociale. Sono stata espulsa dalla carica di deputata perché nel mio parlamento vige la legge dei signori della guerra'. Risiedono lì - ha aggiunto Malalai Joya - con il sostegno degli Stati Uniti e ricoprono tutte le cariche più alte dello Stato. La gente afghana è in loro ostaggio. E qui vi dico che sono contenta che mi abbiamo espulso perché significa che quanto dico è vero, il mio obiettivo è rientrare in Parlamento per dimostrare quanto sono antidemocratici".Le motivazioni del riconoscimento sono state spiegate dai consiglieri Susanna Agostini e Enrico Bosi e da Lorenzo Marzullo, presidente della commissione pace che aveva proposto la candidatura delle due parlamentari, poi approvata da tutto il consiglio comunale.Il Giglio d'Oro è stato quindi consegnato nelle mani delle due deputate afghane dal vicesindaco Matulli che ha evidenziato "l'emozione nel consegnare il riconoscimento a queste due personalità che lottano per la pace e per i diritti umani in trincee che sono la vita quotidiana per questo popolo. Siamo emozionati per questo rapporto con un paese lontano e di ritrovare in queste due donne un elemento che le accomuna ovvero la lingua che le rende libere e la cultura, che è presupposto per la battaglia sui diritti umani. In tutto il loro impegno e nelle loro lotte alla base c'è il fondamentale valore dell'istruzione, nelle scuole clandestine e per le bambine afgane, per affermazione di valori che per noi sono normali nella vita quotidiana"."Questa è una seduta importantissima ha concluso Cruccolini che riprende l'impegno del nostro Comune per la pace che il sindaco La Pira ha iniziato negli anni 50 quando chiamò 37 sindaci delle maggiori città del mondo per firmare un patto contro il riarmo nucleare. Sono due parlamentari che vivono una situazione di conflitto nel loro paese e sono donne impegnate in politica il cui unico obiettivo di vita è battersi per la giustizia e per la democrazia. Non ci fermeremo alla consegna del Giglio ha affermato Cruccolini - ma come amministrazione continueremo questo rapporto affinché i loro obiettivi siano anche i nostri. Sono cittadine di Firenze e continueremo a seguirle in ogni occasione. La loro voce sarà la voce di Firenze. Il nostro appoggio- ha sottolineato ancora Cruccolini -va a Malalai Joya e ci uniamo all'appello del presidente della Regione Toscana Claudio Martini - affinché sia riammessa in Parlamento e per la quale chiediamo la collaborazione di tutte le istituzioni internazionali". (pc)