De Zordo (Unaltracittà/Unaltromondo): «A Malalai Joya la nostra solidarietà. A Domenici il compito di far pressioni sul governo per rivedere la politica italiana in Afghanistan
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo.«Proteggere la vita della parlamentare afghana Malalai Joya è per il governo italiano un imperativo che non può essere eluso. E' dal 2002 che l'Italia è responsabile della ricostruzione del sistema giudiziario del Paese ma di risultati concreti non se ne vedono ancora. Sono stati stanziati 350 milioni di euro per ripristinare la legalità in uno stato devastato da anni di regime talebano prima e dalla guerra statunitense poi. In questo contesto l'attuale governo Prodi non ha fatto altro che riconfermare la linea data dal governo di destra guidato da Berlusconi.Oggi è necessario che il Comune di Firenze faccia seguire alla decisione di consegnare il Giglio d'Oro a Malalai Joya la richiesta forte e circostanziata al governo italiano di proteggere la vita di colei che con grande coraggio difende i diritti civili e democratici dei suoi connazionali. Come sindaco di Firenze e come presidente dell'Anci Leonardo Domenici ha il dovere di sostenere presso il ministro degli esteri D'Alema l'istituzione di un tribunale internazionale per contrastare le violazioni dei diritti umani in Afghanistan e rivedere l'attuale, nella maggior parte dei casi insignificante, presenza italiana in Afghanistan. Negli ultimi cinque anni la situazione della legalità è infatti, se possibile, addirittura peggiorata come testimoniano le inchieste della stampa libera e delle organizzazioni non governative.A Malalai Joya va tutta la solidarietà e la vicinanza di Unaltracittà/Unaltromondo. Ci auguriamo che in tempi brevi possa esercitare liberamente e senza rischi per la vita il ruolo fondamentale di parlamentare a difesa dei diritti umani e civili delle donne e di tutto il popolo afghano».(fd)