Checcucci (AN) e Toccafondi (FI): «Stop al procedimento di fusione Fi Parcheggi-Sas»
Un ordine del giorno per la «cessazione del procedimento di fusione Fi Parcheggi-Sas e immediato bando di gara per individuare il soggetto con i migliori requisiti per la gestione della sosta di strutture e superficie» è stata presentata dai consiglieri Gaia Checcucci (AN) e Gabriele Toccafondi.Il documento invita la giunta anche a «procedere immediatamente alla messa in concorrenza di tutti quei servizi che non possono più essere svolti da Firenze Parcheggi, bandendo una gara europea, alla quale possano partecipare tutti gli operatori pubblici e privati aventi i requisiti». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:ORDINE DEL GIORNOOggetto: cessazione del procedimento di fusione Fi Parcheggi-SAS e immediato bando di gara per individuare il soggetto con i migliori requisiti per la, gestione della sosta di strutture e superficie, nonché delle altre attività facenti prima capo a Firenze Parcheggi.A)CONSIDERATALa decadenza della concessione avvenuta senza gara che il Comune di Firenze ha attribuito a Firenze Parcheggi (in aggiunta all'attività per cui Firenze Parcheggi era nata, ovvero la costruzione e gestione dei parcheggi di struttura), inerente la gestione della sosta di superficie delle ztl, zcs, nonché di tutto ciò che è le è stato assegnato in seguito alla sua costituzione che è estraneo a ciò che avrebbe dovuto rappresentare il suo unico oggetto sociale, come ad esempio la gestione contrassegni, telepass ecc.;che quanto sopra è l'effetto delle modifiche apportate al Testo Unico degli Enti Locali 267/00 comma 15 bis) nel 2003, in aderenza alle prescrizioni comunitarie inerenti la regolazione del mercato interno e la concorrenza, con la conseguenza del divieto di affidamento di attività senza gara a società, ancorché esse siano partecipate dalle pubbliche amministrazioni;che la normativa in oggetto era quindi nota da oltre tre anni;TENUTO CONTOche i principi comunitari che hanno ispirato le modifiche al Testo Unico sono volte alla tutela ed alla promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali e che la decadenza degli affidamenti diretti senza confronto con altri operatori è la conseguenza di questi principi;RILEVATO CHEsecondo quanto previsto dalla disposizione in oggetto del Testo Unico, si escludono dalla decadenza le concessioni assentite a società miste in cui il socio privato sia stato scelto con gara e quelle a società tutte pubbliche, a condizione che l'amministrazione concedente/azionista eserciti su queste ultime un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e che esse svolgano la propria attività nei confronti della sola amministrazione, (comunemente definite "società in house");il concetto di in house e la definizione di società in house non è solo la conseguenza di una partecipazione al 100% pubblica, perché se è vero che tutte le società in house sono pubbliche, non è sempre vero il contrario, tant'è che esiste una copiosa e recente giurisprudenza comunitaria e italiana al riguardo, la quale, ribadendo ciò, è univocamente volta a ritenere insufficiente la partecipazione totalitaria pubblica come requisito sufficiente per legittimare gli affidamenti diretti;che le società in house, per potersi ritenere tali e poter affermare che sussista il requisito del controllo "controllo analogo", saranno sottomesse alle logiche ed alle procedure prima vigenti per le ex municipalizzate, ovverosia ogni decisione ed ogni delibera che le riguardi dovrà essere assunta dal consiglio comunale e non passare unicamente dagli organi amministrativi interni alla società, negando così ogni loro autonomia effettiva, proprio come avviene per le scelte che riguardano i servizi interni dell'amministrazione;che la società in house deve comunque rappresentare un'eccezione alla regola della concorrenza e dell'affidamento dei servizi in gara, come confermano gli indirizzi comunitari derivanti dai principi dei Trattati e la stessa giurisprudenza comunitarie e nazionale di riferimento;B)PRESO ATTOdel percorso individuato dall'Amministrazione per la "ripubblicizzazione" di Firenze Parcheggi con la delibera del 18 dicembre 2006 ( confermata nei successivi atti di Giunta, ultima dei quali la delibera 176/07) al fine di addivenire alla concentrazione delle società S.A.S. S.p.A. e Firenze Parcheggi S.p.A;che il suddetto percorso prevedeva, come si evince dalla delibera, l'immediata attivazione di quanto necessario per la riconformazione interamente pubblica della compagine societaria di Firenze Parcheggi (attualmente costituita da una maggioranza di soci pubblici e da una quota di soci privati), e che il compimento di tale procedura era preventivato entro il primo semestre del corrente anno, ovvero entro il 30 giugno u.s.;che per concretizzare il processo di "pubblicizzazione" si prevedeva la nomina di un perito indicato dal Tribunale il quale entro la fine del mese di aprile avrebbe dovuto provvedere alla stima del valore della società al fine di liquidare i soci privati della stessa entro la fine di giugno;.che in un primo momento tale "pubblicizzazione" prevedeva anche la dismissione della partecipazione della società in Firenze Mobilità S.p.A., mentre in un secondo momento, questa dismissione viene di fatto sospesa, recitando la delibera 176/07 che occorreva proseguire nelle già avviate azioni e procedure, secondo i criteri delineati con la deliberazione n. 88 del 18 dicembre u.s., per la sua riconformazione interamente pubblica e per la fusione con SAS S.p.A. e che non si doveva al momento intraprendere iniziative che potessero pregiudicare l'obiettivo della realizzazione del sistema integrato di gestione della mobilità e delle strutture pubbliche della sosta, ovvero procedere alla fusione;RILEVATO INOLTRE CHEquanto sopra descritto circa il percorso da seguire per la fusione e la relativa tempistica, sia da considerarsi, secondo quanto previsto dall'articolo 42 comma 1 lettera g) del TUEL e dal Regolamento comunale approvato con deliberazione n. 126 del 6/12/2004, preciso e specifico indirizzo programmatico del Consiglio comunale da osservarsi da parte della Firenze Parcheggi S.p.A. e, in particolare, dai rappresentanti del Comune di Firenze nell'Assemblea e nel Consiglio di Amministrazione della società in questione;RILEVATA ALTRESIla relazione accompagnatoria al ddl sui servizi pubblici a firma del Ministro Lanzillotta che, nel ribadire la via maestra della gara per l'affidamento dei servizi pubblici locali, afferma che "gli enti locali devono sperimentare nuove forme di gestione più vicine ai cittadini e che tengano conto delle iniziative imprenditoriali delle migliori aziende", e che si devono liberare energie imprenditoriali e lavorative affinché si possa realizzare un salto di qualità nella fornitura dei servizi ai cittadini e nel sostegno alla competitività del sistema economico italiano;il ddl "Santagata" per ridurre i costi della politica il quale prevede che debbano essere costituite o mantenute società pubbliche solo quando sia davvero indispensabile per la natura e la qualità dei servizi offerti;TENUTO CONTOChe nella perizia giurata del perito nominato dal Tribunale, datata 30 aprile 2007, il valore della società è stato stimato in Euro 39.435.869 e che pertanto le quote dei privati che il Comune intende acquisire al fine di rendere il capitale della società interamente pubblico corrispondono ad un valore di Euro 14.074.916;che il termine del 30 giugno indicato nelle delibere riguardanti la fusione Fi Parcheggi-SAS, è già abbondantemente scaduto, e che, ad oggi, il Comune non ha rispettato quanto previsto dalle citate delibere di indirizzo, non avendo ancora rilevato le quote facenti capo ai privati;che la volontà dell'Amministrazione e della maggioranza che la sostiene, espressa a chiare lettere nelle delibere, citate è stata fino ad oggi negata nei fatti, violando espressamente l'indirizzo che il Consiglio Comunale è stato chiamato a votare mediante l'approvazione a maggioranza degli atti di indirizzo richiamati in premessa;RITENENDOche il percorso prima indicato non abbia più alcuna legittimazione e che il consiglio debba dunque essere chiamato ad esprimersi nuovamente sul futuro delle due società;che l'affidamento provvisorio a SAS dei servizi prima facenti capo a Firenze Parcheggi non abbia più quella natura di transitorietà ed eccezionalità sulla quale si reggeva l'affidamento senza gara e che, pertanto, risulta ad oggi ancor più contra legem, non essendo consentito ad alcuna società di acquisire e mantenere servizi a trattativa privata quando non si hanno i requisiti per potersi qualificare come "in house" ;UDITALa comunicazione dell'Assessore AlbiniIMPEGNA IL SINDACO Aabbandonare la strada della fusione fra le due società Fi Parcheggi e SAS;procedere immediatamente alla messa in concorrenza di tutti quei servizi che non possono più essere svolti da Firenze Parcheggi, bandendo una gara europea, alla quale possano partecipare tutti gli operatori pubblici e privati aventi i requisiti per poter gestire le attività prima svolte da Firenze Parcheggi e funzionale, dunque, ad individuare il soggetto migliore ovverosia in grado di assicurare i livelli di servizio richiesti, alle migliori tariffe possibili, oltre a dare garanzia di salvaguardia del personale addetto a queste specifiche attività.Gaia CheccucciGabriele Toccafondi