Approvato regolamento edilizio, Barbaro: «Un passo importante per migliorare la qualità edilizia nella nostra città»

Il consiglio comunale ha approvato questo pomeriggio la delibera che contiene la revisione del Regolamento edilizio vigente. Il lavoro di revisione era iniziato, sulla base di una prima bozza, fin dal marzo 2006 nell'ambito della Conferenza permanente prevista dallo stesso Regolamento edilizio vigente. Le modifiche sono soprattutto finalizzate al recepimento della normativa nazionale e regionale di settore, oltre che all'accoglimento delle tendenze giurisprudenziali e delle interpretazioni dottrinali consolidate in materia edilizia.La commissione urbanistica di Palazzo Vecchio, durante l'esame della proposta pervenuta dalla giunta nel maggio scorso, ha raccolto i contributi degli ordini professionali, dei collegi tecnici, dei Quartieri, delle associazioni economiche di categoria, oltre che di talune associazioni e comitati. Contributi che la commissione ha valutato e recepito, in varie forme, nella maggior parte dei casi.Al termine di questo lavoro, la commissione ha approvato 72 emendamenti all'articolato, 7 raccomandazioni e 2 mozioni collegate, con l'obiettivo di inserire nel Regolamento ulteriori elementi di qualità finalizzati al risparmio energetico, all'uso razionale dell'acqua, alla ventilazione degli ambienti di vita e di lavoro, alla tutela e implementazione del patrimonio arboreo della città.Particolarmente significativi sono poi i cambiamenti inerenti la ridefinzione della capacità edificatoria, tramite il parametro denominato "superficie utile lorda", sia nel caso degli interventi di nuova edificazione, che in quelli relativi agli edifici esistenti. In tale contesto è stato inserito un tetto massimo ai volumi dedicati agli spazi accessori, così come è stata ridotta significativamente la possibilità di trasformare gli edifici produttivi esistenti nei casi di cambio di destinazione d'uso.«Il regolamento edilizio è un atto di natura squisitamente tecnica – ha commentato il presidente della commissione urbanistica, Antongiulio Barbaro – e tuttavia i colleghi della commissione hanno partecipato attivamente in queste settimane di lavoro a comprendere il complesso dell'articolato, ben 206 articoli, e proporre modifiche e miglioramenti. Penso che con questa approvazione si sia potuto compiere un ulteriore passo avanti verso una gestione più chiara e ordinata della materia edilizia».«Naturalmente il lavoro non è finito oggi – ha aggiunto Barbaro – sia con le raccomandazioni che la commissione ha formulato, che con la mozione di indirizzo collegata, si sono poste le basi per gli ulteriori approfondimenti e miglioramenti di merito in materia di verde pubblico, acustica degli edifici, risparmio energetico, uso oculato della risorsa idrica. Contiamo, grazie al coordinamento tra i sindaci dei Comuni della città metropolitana che si è insediato all'inizio di quest'anno, che sia possibile pervenire ad una regolamentazione omogenea di ambito metropolitano che recepisca in modo organico tutti questi aspetti». (fn)Questo il testo della mozione:"Indirizzi al Sindaco per definizione del Regolamento edilizio della Città metropolitana"collegata alla proposta di delibera n° 2007/195 "Regolamento edilizio – Adeguamento alla L.R. 1/05 e al D.Lgs. 42/04, come modificato dai D.Lgs. nn° 156 e 157 del 24.3.06"proposta dalla Terza Commissione consiliareIL CONSIGLIO COMUNALEVista la proposta di delibera n° 2007/195 "Regolamento edilizio – Adeguamento alla L.R. 1/05 e al D.Lgs. 42/04, come modificato dai D.Lgs. nn° 156 e 157 del 24.3.06";Preso atto che la revisione del Regolamento edilizio oggetto della citata proposta di delibera è sostanzialmente finalizzata a:- recepimento della normativa nazionale di settore: D.P.R. n° 380/2001 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia";- recepimento della normativa regionale di settore: L.R. n° 1/2005 "Norme per il governo del territorio";- recepimento della normativa nazionale in materia di tutela del paesaggio: D.Lgs. n° 42/2004 "Codice dei beni culturali e del paesaggio";- accoglimento delle tendenze giurisprudenziali e delle interpretazioni dottrinali consolidate, già assunte dalla Commissione Edilizia del Comune di Firenze, o dal Comitato di Direzione della Direzione Urbanistica come atti di indirizzo per la prassi quotidiana di gestione dell'attività edilizia;Ricordato che, con l'entrata in vigore delle norme nazionali e regionali sopra citate, è stata ulteriormente chiarita la natura del Regolamento edilizio quale atto finalizzato a disciplinare "le modalità costruttive, con particolare riguardo al rispetto delle normative tecnico-estetiche, igienico sanitarie, di sicurezza e vivibilità degli immobili e delle pertinenze degli stessi" (art.2, comma 4 del D.P.R. n° 380/2001), nonché le "norme in tema di modalità costruttive, ornato pubblico ed estetica, igiene, sicurezza e vigilanza", tenuto conto che "le norme dei regolamenti edilizi comunali non possono in alcun caso costituire variante agli strumenti della pianificazione territoriale" (art. 64, commi 1 e 2 della L.R. n° 1/2005);Ricordato altresì che le norme nazionali e regionali sopra citate hanno ampliato il novero degli interventi edilizi la cui attuazione avviene per mezzo di presentazione di Denuncia di Inizio Attività (Titolo VI della L.R. n° 1/2005), con la quale i professionisti abilitati sono tenuti ad asseverare "la conformità delle opere da realizzare agli atti di cui all'articolo 52 adottati o approvati ed ai regolamenti edilizi vigenti, nonché il rispetto delle norme di riferimento vigenti" (art. 84 della L.R. n° 1/2005), circostanza che impone la definizione di norme chiare e univoche nell'ambito della disciplina edilizia di rango comunale;Considerato che la revisione del Regolamento edilizio oggetto della citata proposta di delibera è stata sottoposta alla Conferenza Permanente di cui all'art. 23/bis del Regolamento edilizio vigente, sia nella versione "in bozza" (27 febbraio e 24 luglio 2006) che nella versione trasmessa dalla Giunta al Consiglio comunale (21 giugno 2007), e che tale consultazione ha determinato l'accoglimento di una serie di modifiche ed integrazioni, pur nell'ambito degli obiettivi iniziali alla base della revisione stessa;Considerato altresì che la revisione del Regolamento edilizio oggetto della citata proposta di delibera è stato sottoposta, nella versione "in bozza", al Dipartimento della Prevenzione della Azienda ASL competente per territorio, ai sensi dell'art. 5 della L.R. n° 16/2000, le cui osservazioni hanno altresì determinato una serie di modifiche ed integrazioni volte a meglio garantire l'igiene e la salubrità degli ambienti di vita e di lavoro;Considerato inoltre che, nell'ambito dell'esame e della discussione svolta in seno alla Terza Commissione consiliare, sono state proposte ulteriori modifiche e integrazioni, anche alla luce dei contributi sopra citati, di quelli presentati da Associazioni, Comitati e del più generale dibattito pubblico sviluppatosi dal 2004 attorno al più generale assetto urbanistico della città, in vista dell'approvazione finale del Piano strutturale;Preso atto che l'8 gennaio 2007 è stato firmato il "Protocollo d'intesa per la Conferenza dei Sindaci per la Città metropolitana" cui hanno aderito i Sindaci di Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa, con cui è stata insediata la Conferenza dei Sindaci per la Città metropolitana quale luogo "di confronto costante per approfondire i temi, individuare i piani anticipatori dei nuovi livelli istituzionali che sono o sarà possibile attivare in base alla legislazione vigente, definire i tempi e le modalità dei necessari processi istituzionali da avviare", e che in particolare ha il compito di "programmare le procedure necessarie alla semplificazione degli adempimenti e degli atti amministrativi con l'obbiettivo di uniformare procedure e uffici delle singole amministrazioni";Apprezzata la decisione della citata Conferenza dei Sindaci di pervenire entro breve alla definizione di un Regolamento edilizio di ambito metropolitano con cui uniformare procedure e discipline edilizie secondo i criteri di chiarezza ed univocità richiesti dalla normativa vigente, nonché innalzare la qualità, l'eco efficienza e la sicurezza dell'edificato;Ritenuto perciò opportuno indicare alcuni temi che dovranno essere affrontati nell'ambito dell'attività di regolamentazione edilizia di ambito metropolitano sopra richiamata, e che non hanno ancora potuto trovato accoglienza nella revisione della Regolamento edilizio oggetto della proposta di delibera n° 2007/195, in forza degli obiettivi iniziali della stessa, pur essendo già state sollecitate dai soggetti consultati durante il percorso di revisione del Regolamento edilizio vigente;IMPEGNA IL SINDACOA) a sottoporre alla Conferenza dei Sindaci per la Città metropolitana i seguenti punti qualificanti da affrontare nell'ambito della definizione della regolamentazione edilizia metropolitana:1) un più efficace recepimento della normativa relativa ai requisiti acustici passivi degli edifici (D.P.C.M. 5.12.1997 "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici") e alla valutazione di clima acustico (Delibera G.R. n° 788/1999 "Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell'art. 12, comma 2 e 3 della L.R. n. 89/98"), con cui chiarire l'ambito di applicazione nei diversi procedimenti edilizi definiti dalla legge, nonché le procedure di controllo da parte dei Comuni e di certificazione da parte dei proponenti;2) il recepimento della normativa finalizzata al risparmio e alla certificazione energetica, alla luce del D.P.G.R 9.2.2007 n° 2/R e della D.G.R. n° 322/2005, nel rispetto del D.Lgs. n° 192/2005 "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia", come modificato dal D.Lgs. n° 311/2006, tenuto conto dei decreti di attuazione previsti dall'articolo 4 del D.Lgs. n° 192/2005, di cui è attesa in breve la conclusione dell'iter di approvazione, mediante il quale eventualmente superare o integrare l'Allegato D del Regolamento edilizio vigente;3) la definizione di norme cogenti volte alla raccolta delle acque piovane, il loro reimpiego per gli usi non potabili grazie alla realizzazione di doppie canalizzazione nei corpi di fabbrica, il più generale il risparmio dell'acqua per usi potabili, nel rispetto del D.P.G.R. 9.2.2007, n° 2/R;4) la definizione di norme volte ad innalzare il livello di sicurezza degli ambienti domestici, alla luce delle linee guida recentemente elaborate nell'ambito della ricerca "Prevenzione degli infortuni e dei rischi domestici" svolta dal Dipartimento "Pierluigi Spadolini" dell'Università di Firenze con la collaborazione della ASL di Firenze, dal Quartiere 4 e dalla Società della salute di Firenze;5) l'elencazione delle "fonti legislative primarie in materia igienico sanitaria", richiamate nella revisione del Regolamento edilizio di cui alla proposta di delibera n° 195/2007 nell'ambito dell'esercizio del potere di deroga fissato dal Regolamento stesso;6) la predisposizione di un allegato che, anche tramite esempi grafici, costituisca un riferimento o glossario di pratica e immediata consultazione per esemplificare l'applicazione delle norme e definizione edilizie più ricorrenti;B) nell'ambito dell'attività di cui al punto A), a sottoporre alla Conferenza dei Sindaci della Città metropolitana la necessità di consultare la ASL, l'ARPAT, gli Ordini e i Collegi professionali, avvalendosi – ove necessario – del supporto tecnico dell'Università degli Studi di Firenze;C) a sottoporre alla Conferenza dei Sindaci della Città metropolitana la necessità di pervenire alla citata regolamentazione edilizia metropolitana entro il 31.12.2007, al fine di sottoporre le necessarie modifiche e integrazioni al Regolamento edilizio comunale a questo Consiglio entro i primi mesi del 2008.D) a predisporre comunque le modifiche e integrazioni al Regolamento edilizio comunale indicate al punto A) nel caso in cui il termine indicato al punto C) dovesse decorrere senza pervenire ad un testo condiviso.