Porta a Prato, al via i lavori del secondo lotto dell'intervento nell'ex scalo merci delle ferrovie. L'assessore Biagi: "Un importante tassello per il recupero di un'area un tempo degradata"

"Un nuovo importante tassello per il recupero di un'area un tempo degradata e un ulteriore arricchimento della dotazione di alloggi pubblici in città". E' questo il commento dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi nel corso della cerimonia dell'avvio dei lavori del secondo lotto dell'intervento nell'ex scalo merci delle ferrovie a Porta a Prato, quello realizzato dal consorzio cooperative Acli di Arezzo.Tra gli altri erano presenti il presidente del consorzio Alessandro Bucci, il vicepresidente della Regione Federico Gelli, l'assessore regionale all'urbanistica Riccardo Conti, Angelo Pezzati di Rfi (Rete ferroviaria italiana). "Questo complesso di interventi risponde pienamente alla filosofia di questa Amministrazione comunale, ovvero costruire sul già costruito non occupando aree non urbanizzate – ha aggiunto l'assessore Biagi – ottimizzando così le risorse esistenti e riorganizzando parti importanti di città. Senza contare che si è dato il via a un recupero di una zona per molto tempo degradata venendo così incontro alle richieste dei cittadini e che il Comune diventerà proprietario di 119 alloggi".L'intervento complessivo prevede la realizzazione di oltre 380 alloggi, di una nuova strada che collegherà piazza Puccini a Porta a Prato, di un parcheggio pubblico, un albergo, qualche negozio, ma anche spazi verdi e una pista ciclabile di 2 chilometri.L'intervento è stato promosso dall'Amministrazione comunale attraverso un accordo di programma con la Regione Toscana e la Provincia di Firenze (firmato e ratificato dal consiglio comunale nel 2000) con l'obiettivo di riqualificare una porzione dell'area ferroviaria di Porta al Prato, in passato fortemente degradata.Il programma, che si sviluppa su un'area di circa 6 ettari, ha previsto la cessione al Comune di Firenze da parte degli operatori privati di quasi 4 ettari, superfici utilizzate per opere finalizzate alla mobilità interna ed esterna al comparto. In particolare si tratta di un parcheggio interrato da 450 posti con accesso da viale Fratelli Rosselli mentre in superficie è prevista la realizzazione del primo tratto della strada urbana di collegamento tra Porta a Prato e via Pistoiese. Previste zone a verde e una nuova pista ciclabile, sul fronte di via Ponte alle Mosse, e costruiti tre nuovi collegamenti pedonali con il quartiere esistente (due su via Paisello e uno su via Ponte alle Mosse attraverso il recupero dell'antico ingresso monumentale). A conti fatti quindi su 4 ettari di aree cedute al Comune, un ettaro e mezzo è destinato a viabilità, mezzo ettaro a parcheggi di superficie e quasi 2 ettari a verde pubblico.Per quanto riguarda gli edifici, il progetto prevede che i due soggetti privati (il Consorzio cooperative Acli di Arezzo e la Cepa di Pontassieve) costruiscano in totale 385 appartamenti di cui 119 realizzati con il contributo statale previsti dalla 203/91: questi alloggi, di proprietà del Comune, saranno affittati in una prima fase (12 anni) a personale delle forze dell'ordine per poi passare nella disponibilità dell'Amministrazione. A questi si aggiungono ulteriori 66 alloggi che, dopo una locazione convenzionata della durata di 22 anni riservata sempre alle forze dell'ordine, rimarranno di proprietà di Cepa e Acli. Previsti poi un albergo da 116 camere e alcuni negozi. Gli investimenti sull'area si attesteranno sui 160/170 milioni di euro, di cui 9 milioni e 600mila euro di contributi pubblici per la realizzazione degli alloggi. (mf)SEGUE FOTO CGE