De Zordo: «Partecipazione dal basso e neoambientalismo alla base della nuova democrazia territoriale»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«La 'Vertenza Toscana', scaturita dal grande successo di partecipazione dell'assemblea dei comitati per la difesa del territorio, rappresenta lo sviluppo e il consolidamento di una particolare e virtuosa 'democrazia territoriale', fondata sulla partecipazione dal basso dei cittadini, su una concezione neoambientalista degli spazi di vita, sulla difesa dei beni comuni.L'impegno espresso in questi mesi dai 117 comitati toscani in difesa del territorio è una piacevole novità nel panorama spesso asfittico della politica tradizionale. Le donne e gli uomini che con cura e serietà lavorano dal basso nei territori danno forma ad una politica nuova, che è consapevole della complessità e delle sfide imposte dalla modernità e che quindi rinnova le pratiche di partecipazione in difesa del bene comune. Nuove pratiche e nuove forme di democrazia territoriale che mettono in ulteriore evidenza la crisi della politica tradizionale fondata sulla delega in bianco, sull'incapacità di comprendere, e quindi di governare, l'attuale fase storica; viviamo un'epoca, infatti, in cui i diritti della persona e la tutela delle risorse naturali si fondono. Appare quindi assurda e fuorviante, oltreché dagli effetti mortali, la retorica dello sviluppo e della crescita economica a tutti i costi, blandita continuamente dalle amministrazioni neoliberiste, siano esse di centro-destra o di centro-sinistra, come la panacea ai mali dell'attuale società.I governi di Firenze e della Toscana non sono immuni da questa deriva sviluppista e il territorio - come dimostra la mappa delle vertenze espressa dai Comitati - per questo Unaltracittà/Unaltromondo è impegnata in questa nuova fase di democrazia territoriale insieme alle tante donne e ai tanti uomini che vogliono offrire una chance di futuro alla nostra città e alla nostra regione».(fn)