Piano strutturale, Donzelli, Nascosti, Sensi e Alessandri (AN): «I dati non tornano. Inaccettabile cambiare il profilo di Firenze in due settimane»

«Una "cornice" molto superficiale, con dati che non tornano, che non affronta una questione cruciale: la salvaguardia della sky-line di Firenze». L'attacco al piano strutturale arriva da Alleanza Nazionale. Ed è un attacco su più fronti.Da un lato il consigliere comunale e vicepresidente della commissione urbanistica Giovani Donzelli sottolinea «che è offensivo del confronto democratico pretendere di discutere del futuro della nostra città in poco più di due settimane».«Per elaborare un piano di oltre duemila pagine, di difficile lettura – ha spiegato Donzelli – c'è voluto, da parte della sua giunta e dei suoi uffici, più di un anno di lavoro. Ora si pretende che la commissione urbanistica e il consiglio comunale lo esaminino e lo approvino a velocità luce. Questa è un'offesa al buon senso e alla democrazia».Secondo il presidente provinciale di AN Nicola Nascosti «buona parte delle volumetrie riguardano i piani di recupero ma in nessuna delle suddivisioni territoriali si identificano le arre soggette a trasformazione».«Il problema più grave – ha aggiunto Nascosti – è che in tale cornice non si trova un espresso divieto alla costruzione di palazzi oltre i 20 metri. Com'è possibile in che tale piano, che sarà quello di riferimento per tutti gli altri, compreso quello del commercio, non si trovi uno specifico riferimento alla salvaguardia del profilo di Firenze?».Da parte sua il consigliere provinciale Guido Sensi ha rilevato che «si gioca con i numeri senza nessuna chiarezza».«Tanto per fare qualche esempio – ha proseguito Sensi – nel piano si scrive che la popolazione di Firenze diminuirà, entro il 2009, passando da 367.050 a 364.177. E che entro il 2021 calerà ancora, fino ad arrivare a 361.445. Sommando invece gli abitanti previsti per ciascun Utoe, ovvero le 28 zone in cui è stata divisa la città, si arriva ad una previsione di 434.566 abitanti. Ma allora la programmazione è avvenuta in base all'analisi demografica o alle esigenze dei costruttori?».«Visti questi presupposti – hanno concluso Donzelli, Nascosti, Sensi e Stefano Alessandri – l'unica soluzione possibile è quella di rinviare l'approvazione del piano fino a quando non sarà stato esaminato in maniera approfondita. E' quindi impensabile votarlo entro la fine di luglio». (fn)