A settembre la manifestazione "Artour o" porterà in Cina opere di arte contemporanea provenienti dalle migliori gallerie toscane
Alcune delle migliori opere di arte contemporanea provenienti da gallerie toscane e non solo saranno esposte a Shanghai. Questo grazie al museo shop di arte contemporanea Artour o in trasferta in Cina dal 19 settembre al 25 ottobre dove presenterà una serie di opere provenienti da un gruppo selezionato gallerie, artisti e istituzioni con un solo obiettivo: promuovere la creatività e l'arte italiana all'estero. Questa mattina la manifestazione è stata presentata in Palazzo Vecchio dalla curatrice del progetto l'architetto Tiziana Leopizzi, dall'assessore al turismo e attività produttive Silvano Gori e dal presidente della commissione cultura Dario Nardella.L'esperienza di Artour-o ha fatto tappa per ben tre volte a Firenze stabilendo un rapporto privilegiato con il capoluogo toscano e mettendo in risalto lo stretto connubio tra territorio e arte contemporanea , tra privati e istituzioni pubbliche."La manifestazione ha spiegato l'assessore alle attività produttive Silvano Gori - ha una grande importanza sia dal punto di vista turistico che della promozione internazionale. Il ruolo culturale dell'Italia e di Firenze non è ancora chiaro all'estero e a Paesi come la Cina, è' così necessario fare un lavoro di trasmissione di conoscenze di quelle che sono le nostre capacità anche nei settori dell'arte contemporanea. Far conoscere i nostri artisti all'estero - ha proseguito Gori -è una delle missioni che come assessorato e commissione cultura ci siamo preposti e portare alcune opere delle migliori gallerie toscane in uno dei centri economici più importanti della Cina risponde a quest'obiettivo"."Inoltre il rapporto con gli albergatori, che sono tra i promotori della mostra è un altro elemento rilevante che ci può aiutare a lavorare su un turismo non di massa ma specifico attratto dalla visita delle mostre e dei musei"."Tre sono motivi per i quali siamo particolarmente grati a Artour-o ha sottolineato il presidente della commissione cultura Dario Nardella -: il rapporto tra pubblico e privato in campo culturale e artistico dove si devono superare alcuni tabù attraverso la defiscalizzazione e le partnership particolarmente diffuse nell'arte contemporanea dove si è favorito un maggior contributo da parte dei privati"."L'altro aspetto ha evidenziato Nardella- è la funzione internazionale, sulla quale Firenze si è già impegnata a partire dall'esecuzione dell'opera Turandot da parte del Maggio musicale nella città proibita di Pechino nel 1998, che fu uno degli eventi più apprezzati in quell'anno da tutto il continente asiatico. Una funzione su cui Firenze non ha ancora fatto abbastanza e su cui potrebbe investire di più. Infine il terzo motivo ha concluso il presidente della commissione cultura è il ritardo di Firenze nel settore dell'arte contemporanea per il quale si sta avviando una ripresa seppur timida, da attribuire in parte alle istituzioni e in parte dal sistema economico della città che non ci aiuta mostrando di non privilegiare investimenti nel settore. Lo si può vedere dai problemi alla gestione del Quarter ancora privo di un progetto di lungo periodo, al contenzioso giudiziario che blocca la progettazione e la realizzazione di centro per la contemporaneità all'ex Meccanotessile che non si farà e dalla Strozzina che fino all'autunno prossimo non aprirà e comunque avrà successo solo se sarà inserita in una rete. Una rete di realtà come quella di Artour-o, che potrebbe portare Firenze a competere con le maggiori città italiane presenti nell'arte contemporanea come Torino, Bologna, Roma e Napoli".In particolare a Shanghai saranno allestite due esposizioni collettive in due spazi: l'Expocasa, showroom di design italiano di Kevin Chen e il Mooma situato a Mogashan Lu quartiere delle gallerie internazionali dove verranno proposte, tra altro, anche video proiezioni inerenti l'attività di ognuno degli artisti che partecipano alla manifestazione. (pc)