Sicurezza, Ricca e Baruzzi (SD): «La questione va affrontata con un approccio molto più serio, partendo dalla consapevolezza della distinzione dei ruoli»
Coinvolgere in un tavolo i diversi attori (amministratori, associazioni, categorie economiche, comunità straniere, operatori sociali, rappresentanti del governo) nella elaborazione di progetti integrati su zone specifiche della città, con l'obiettivo di far vivere i luoghi, ricreare tessuti sociali, civili e culturali. Ridare ai cittadini spazi della città, investire sull'accoglienza, sull'integrazione e sulla convivenza. Sono alcune delle proposte avanzate nel corso del dibattito sulla sicurezza da parte dei consiglieri comunale di SD Marco Ricca e Daniele Baruzzi.I due esponenti della Sinistra Democratica hanno chiesto anche «un impegno forte per aggredire le cause, e non gli ultimi anelli, i più deboli, della catena, che stanno alla base del commercio abusivo, a partire dalla criminalità organizzata e dalle forme di sfruttamento che stanno dietro alla produzione delle merci contraffatte» e di «caratterizzare il ruolo della polizia municipale sotto l'aspetto della mediazione culturale e della funzione di operatori di comunit໫Siamo molto soddisfatti - hanno detto Ricca e Baruzzi - per il fatto che lo spirito di queste proposte sia stato recepito nella mozione finale approvata dal consiglio comunale. La destra agita la questione sicurezza in modo strumentale. Per loro il problema si risolve semplicemente hanno aggiunto - colpendo qualche esercizio commerciale frequentato o gestito dagli extracomunitari di un certo tipo (non certo statunitensi, o australiani o giapponesi, quelli cioè che affollano la notte le vie del centro dopo essere stati nei "civilissimi" pub), oppure mandando qualche vigile in più a sostituire o supportare le forze dell'ordine istituzionalmente preposte a garantire la pubblica sicurezza».«Noi crediamo hanno concluso i due consiglieri di SD - che la questione vada affrontata con un approccio molto più serio, partendo innanzitutto dalla consapevolezza della distinzione dei ruoli: non spetta al Comune sostituire la prefettura o la questura. All'amministrazione spetta semmai, in un contatto continuo anche con questi ultimi soggetti, mettere in campo una serie di azioni legate alle proprie competenze in materia di politiche sociali, urbanistiche, economiche, culturali». (fn)