Vendita bevande alcoliche nella notte, l'assessore Gori: "Limitazioni e sanzioni, ma anche collaborazione con le categorie economiche e le università straniere"

Limitazioni agli orari e soprattutto sanzioni accessorie per chi non osserva le regole, ma anche una maggior collaborazione con le università straniere a Firenze. Da un lato quindi l'ordinanza rivolta ad alcune attività commerciali, in particolare per chi vende e somministra bevande alcoliche e dall'altra una serie di incontri e iniziative per favorire e "gestire" al meglio l'integrazione degli studenti stranieri nelle notti fiorentine."Venerdì scorso, contestualmente all'emissione dell'ordinanza – ha spiegato l'assessore alle attività produttive Silvano Gori – abbiamo avuto un primo incontro con le università straniere e per stranieri a Firenze, alla presenza dei consoli inglese, statunitense e francese, per affrontare il problema della notte, che non possiamo far finta che non esista, e per capire quali possono essere i punti di collaborazione. E' emersa chiaramente da parte di tutti la volontà di affrontare e cercare di risolvere il problema. Nessuno pensi però che le soluzioni che riguardano i mutamenti degli stili di vita possano arrivare in tempi rapidi. L'ordinanza e il rapporto con le università, così come con le categorie dei pubblici esercizi e i proprietari di locali, è l'avvio di un percorso che, con la collaborazione di tutti, auspichiamo possa dare risposte adeguate".L'ordinanza, firmata venerdì scorso, prevede norme che da un lato limitano alcuni orari, dall'altro inaspriscono le sanzioni per chi non osserva le regole. In particolare, si ordina che "gli operatori alimentaristi concessionari di posteggio isolato (fuori mercato) e gli operatori titolari di posteggio nel raggio di 150 metri dai locali di pubblico spettacolo" cessino la loro attività di vendita alle 2; che "le attività di phone e call center, come pure le attività di internet point (munite di autorizzazione)" cessino la propria attività di servizio alle 24; che "gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (compresi circoli ricreativi o privati)" cessino la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche alle 2; che "negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nei quali è consentita l'attività anche durante tutta la notte" la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche cessi alle 2; che "le attività di discoteca, sala da ballo, night club, sale audizione ed arte varia" siano obbligate ad aprire non oltre le 22 e debbano cessare la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche alle 3"; infine, che "gli esercizi di vendita al dettaglio specializzati che esercitano in maniera esclusiva o prevalente la vendita di bevande, fiori, piante e articoli di giardinaggio, mobili, libri, dischi, nastri magnetici, musicassette, videocassette, opere d'arte, oggetti d'antiquariato, stampe, cartoline, articoli da ricordo e artigianato locale" debbano cessare la loro attività di vendita alle 24."E' nostra intenzione – ha aggiunto l'assessore Gori – convocare una riunione con in Comuni dell'area fiorentina e di Prato che hanno sottoscritto con noi il regolamento per gli orari, per estendere anche a loro, così come a Pistoia e Pisa, questa ordinanza.Per quanto riguarda poi internet point e call center, avvieremo un ragionamento con la Regione Toscana affinchè possa determinare modalità e requisiti urbanistici per l'apertura di questi esercizi. Così come abbiamo indetto un incontro con i rappresentanti delle categorie e i proprietari delle discoteche, perché l'operazione funziona solo se c'è la collaborazione di tutti".L'ordinanza inoltre dispone che "qualora permangano situazioni di disagio ambientale, si procederà con successivi e separati atti a ridurre temporaneamente gli orari di apertura riguardo a singoli esercizi, a determinate tipologie di esercizi nonché ad attività ubicate in una medesima zona della città". "Se il problema riguarda un'area omogenea ad alta concentrazione di locali – ha sottolineato l'assessore Gori – si può anche ipotizzare un provvedimento ad hoc che riguardi l'intera zona". Mentre "nell'ipotesi in cui, pur in seguito ad eventuali provvedimenti, persistano gravi situazioni di disagio ambientale o si verifichino casi di inosservanza, verrà disposta la sospensione dell'attività degli esercizi interessati per un periodo non superiore a tre mesi". "Molto spesso – ha concluso l'assessore Gori – una semplice multa non ha effetto, mentre la chiusura dell'esercizio, sicuramente porta a un maggior rispetto".(fd)