Nocentini (Rifondazione): «In San Lorenzo c'è solo bisogno di ripristinare condizioni civili di convivenza»
«A San Lorenzo non esiste una situazione che necessiti interventi di sicurezza ma piuttosto di ripristino di condizioni civili di convivenza che, quindi, non interpella le forze dell'ordine ma piuttosto l'Amministrazione Comunale in un'opera complessiva di ripristino di condizioni fisiche e ambientali decorose, magari belle, e di interventi di mediazione sociale verso le persone di molte nazionalità che vivono nel rione». E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini presentando il risultato di un'indagine svolta nel mese di maggio fra gli studenti stranieri che frequentano i corsi presso la scuola Lorenzo dei Medici.Si tratta di un campione di 364 studenti 87% donne e 13% uomini, di età compresa fra i 19 e i 22 anni. Insieme alla capogruppo di Rifondazione Comunista erano presenti il presidente della Scuola Lorenzo dei Medici, Fabrizio Guarducci la dottoressa Erika Cellini assegnista di ricerca presso la facoltà di scienze politiche e esperta di metodologia delle scienze sociali. Alla ricerca hanno collaborato Federica Venturini, Luca Casaglia e Francesco Laure.«L'elenco delle domande che sono state analizzate ha spiegato Anna Nocentini, insieme ai ricercatori che hanno svolto l'indagine sono relative a due temi: la consistenza diretta e indotta di queste presenze; la percezione del livello di sicurezza della città, del quartiere, del rione. La presenza annua di studenti è di circa 2.300, su corsi semestrali ed estivi. l 90% degli intervistati riceve ospiti durante la propria permanenza. Il 67% sono genitori. Il 70% amici. Si desume che circa altre 2.500 persone, ovvero i genitori, vengano e usino alberghi; e che circa 1.400 giovani vengano in visita. La permanenza media è circa una settimana. La percezione degli ospiti sulla città: 77% buona, 2% negativa. La percezione degli ospiti su San Lorenzo: 63% buona e 5,2% negativa».«E' stato usato il linguaggio più diffuso ovvero quello che si legge sulla stampa, che si sente per strada hanno aggiunto - si è parlato cioè di sicurezza, consapevoli del rischio che questa impostazione avrebbe potuto produrre un risultato di maggiore gravità avremmo infatti potuto porre altri quesiti: La città è accogliente? I cittadini parlano inglese? Le persone sono disponibili? Abbiamo scelto di non prestare il fianco alla possibile critica di quanti ritengono che l'unica lente per leggere i problemi della città sia quella securitaria. Diventano quindi particolarmente significativi i dati che proponiamo. Su 364 intervistati 8 ritengono Firenze non sicura il 2,2% : riteniamo si possa quindi affermare che la percezione è quella di una città sicura o abbastanza sicura. Nel quartiere 1, dove vivono, 59 persone, il 16,2 %, danno giudizio negativo sulla sicurezza del quartiere. Nel rione di San Lorenzo, dove studiano, 79 persone , il 21,7%, danno giudizio negativo sulla sicurezza del rione. Hanno avuto problemi di sicurezza 77 persone, il 21,2%. Hanno avuto problemi di poco conto 72 persone, il 19,8%. 209 persone, il 57,4% non hanno avuto problemi.Non risultano segnalati atti di violenza o criminosi di cui siano stati oggetto o testimoni. Nel rione di San Lorenzo la percezione di insicurezza è registrata nel 21% del campione, che però non si trasferisce sulla città, ferma al 2%: poichè non risulta questo divario di atti criminosi, alla percezione di sicurezza contribuiscono alcuni elementi di contesto che da tempo vengono segnalati da residenti e commercianti e che si connettono con la pulizia, l'illuminazione, lo stazionamento di persone per strada, l'impraticabilità di marciapiedi e strade». (fn)