26/06 Inaugurazione Giardino degli Incontri di Sollicciano, Domenici: "Un'opera d'arte realizzata con il coinvolgimento dei cittadini"
"Si inaugura e si apre oggi un nuovo spazio nella città. Non solo un luogo per Sollicciano, ma per il quartiere e per tutti i fiorentini. Il Giardino è un'opera d'arte architettonica dentro un penitenziario: un primato che non so quanti altri luoghi di questo tipo in Italia e in Europa possono vantare". E' quanto ha detto il sindaco Leonardo Domenici nel suo intervento di saluto all'inaugurazione del "Giardino degli incontri" all'interno del carcere di Sollicciano. Alla cerimonia hanno preso parte anche gli assessori Tea Albini, Cristina Bevilacqua, Lucia De Siervo, Daniela Lastri, i consigleùieri Susanna Agostini e Domenico Valentino, e il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini e il presidente del quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio.Da un'idea nata da un gruppo di detenuti a metà degli anni 80, ha preso forma un progetto che ha coinvolto uno dei più grandi architetti del nostro paese, Giovanni Michelucci, e che è proseguito in un lavoro comune al centro del quale vi era l'intuizione di dare vita a uno spazio pubblico all'interno del recinto carcerario. Furono del resto gli stessi detenuti che proposero fin dall'inizio di realizzare dentro il carcere un giardino per la città."Quello del Giardino degli incontri' ha detto ancora il sindaco Domenici è stato il primo esempio di una progettazione partecipata. Un metodo, una procedura di coinvolgimento dei cittadini che allarga gli spazi della democrazia nel governo della città: il Conventino di via Giano della Bella, piazza Annigoni, la nuova piazza di Varlungo, piazza Istria, piazza del Sodo.Ciò che inauguriamo oggi, è il frutto di anni di impegno e di lavoro al quale hanno concorso numerose forze che vorrei ringraziare il Ministero della Giustizia, il Ministero dei Lavori Pubblici, il Provveditorato Regionale delle Opere Pubbliche. Consentitemi poi di rivolgere un particolare apprezzamento alla Fondazione Michelucci e al suo attuale presidente, Alessandro Margara e all'ex presidente della Fondazione, l'assessore Tea Albini per la tenacia e la competenza con cui hanno rilanciato il progetto e condotto esemplarmente a termine un'impresa difficile perché oggetto di tanti ripensamenti e rielaborazioni e perché unico esempio nel nostro paese".Uno spazio che sembrava impenetrabile diviene luogo di relazione. Del resto togliere gli istituti di pena da una situazione di isolamento e di separatezza dal contesto sociale e urbano dove si trovano, fa parte di una battaglia di alto valore civile che ha il suo necessario proseguimento nella riforma dell'organizzazione del sistema carcerario e nel nodo delicato della condizione del detenuto all'interno del carcere."La nostra città ha aggiunto il sindaco Domenici non si è mai sottratta a un confronto con i temi del carcere cercando di offrire, il Comune insieme alla Regione e alla Provincia, risposte adeguate per quanto riguarda la gestione dell'intervento sociale sul territorio, la programmazione urbanistica, la formazione, l'orientamento e l'avvio al lavoro". In particolare il sindaco ha ricordato: l'istituzione del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale e il lavoro importante svolto in questa veste dall'onorevole Franco Corleone; le iniziative promosse e sostenute dall'assessorato alle politiche per l'accoglienza e l'integrazione del Comune di Firenze con l'attivazione di numerosi servizi legati alle attività sportive, alla mediazione culturale, a corsi di formazione e sostegno scolastico, alla creazione di spazi esterni di accoglienza che favoriscano le misure alternative alla detenzione; l'attività - promossa dall'assessorato alla pubblica istruzione - di accompagnamento dei bambini delle detenute di Sollicciano all'asilo nido e di inserimento nei servizi comunali di prima infanzia; il convegno del 2004, che ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni, il volontariato, gli operatori del carcere e i cittadini; la seduta del Consiglio comunale a Sollicciano del dicembre 2004 nella quale si è ribadito con forza la volontà di fare del complesso di Sollicciano un luogo all'altezza delle tradizioni civili della nostra città."Quello di oggi ha concluso il sindaco Domenici è un passo importante sulla strada del rinnovamento del carcere, del superamento della sua autoreferenzialità. Da luogo di puro contenimento della marginalità, a luogo di sperimentazione e di trattamento avanzato, in grado di consentire a chi ha sbagliato di iniziare una nuova vita. In questo senso il Giardino degli incontri' può essere fattore di trasformazione e espressione della volontà di un reale cambiamento, divenendo luogo di iniziative, di eventi artistici, spazio inserito a pieno titolo nella programmazione culturale del quartiere e della città". (fd)