26/06 Istituto ITI-IPIA Leonardo da Vinci, venerdì la firma della convenzione. Lastri: "Un trasferimento importante per salvaguardare un patrimonio storico di Firenze"

A partire dal prossimo anno scolastico l'istituto ITI - IPIA Leonardo da Vinci si trasformerà in scuola statale. A renderlo noto è l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri dopo il suo intervento ieri in consiglio comunale, durante il quale è stata votata la delibera e la convenzione.Inoltre venerdì prossimo verrà ufficializzato il passaggio dell'istituto dal comune allo Stato alla presenza del ministro Giuseppe Fioroni e del viceministro Mariangela Bastico."La scelta che viene fatta oggi – ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri – ha come scopo principale la salvaguardia di questo patrimonio. Dopo oltre trent'anni di discussioni sulla trasformazione dell'istituto siamo arrivati oggi ad una data storica per il futuro del Leonardo da Vinci. Ricordiamo che questa istituzione è parte della storia culturale, sociale e produttiva della città. L'istituto tecnico e professionale sarà pienamente inserito nel circuito della scuola media superiore, in grado di dialogare con gli enti locali a partire dalla sua piena autonomia, e destinatario a pieno titolo dei compiti e delle opportunità previste dalla riforma della scuola superiore"."Mi auguro che il percorso del nuovo istituto – ha proseguito l'assessore – sarà ricco di confronto con le esperienze degli altri istituti, in modo da costruire un vero e proprio polo tecnico avanzato, nel quale il Leonardo da Vinci avrà diritto di esistere e progredire al pari degli altri istituti tecnici e professionali".L'assessore Lastri ha poi illustrato i passaggi importanti previsti dalla convenzione. la questione del personale docente e non docente.Prima di tutto, da parte dello Stato è previsto il mantenimento della denominazione di un istituto di istruzione superiore di II grado, della composizione e dell'articolazione di indirizzi di studio.Il secondo punto riguarda il personale docente dell'ITI-IPIA in servizio con contratto a tempo indeterminato, che resterà a carico del comune di Firenze, fino alla cessazione del rapporto di lavoro, ma sarà funzionalmente alle dipendenze del nuovo istituto per la copertura dei corrispondenti posti in organico e delle necessità didattiche dell'istituto medesimo.Sarà invece lo Stato ad assumersi l'onere sia per il personale assunto a tempo indeterminato per sostituire quello comunale, sia per l'assunzione di personale a tempo determinato, e comunque per coprire le esigenze richieste dall'istituto.Per il personale non docente con contratto a tempo indeterminato dell'attuale ITI-IPIA deve essere valutato se è compatibile con le mansioni del personale amministrativo tecnico e ausiliario statale (ATA), e quindi a questo punto viene integrato nel nuovo istituto; se invece il personale non docente non potrà essere utilizzato, verrà assegnato ai servizi comunali immediatamente. Resta il fatto che potrà rientrare in servizio in comune anche il personale compatibile, con qualifiche statali entro un triennio."Con la Provincia di Firenze - ha spiegato l'assessore Lastri - si provvederà a stipulare apposita convenzione sulla base della legge 23 del 1996. Al nuovo Istituto verranno applicate ovviamente le norme sugli organi collegiali delle scuole statali"."Come si può notare – ha proseguito l'assessore Lastri - nella convenzione è in primo piano la questione del personale, e non poteva che essere così; le soluzioni adottate sono del tutto razionali, fondate sul comune convincimento della necessità di non determinare alcuna difficoltà per il lavoro dei docenti e dei non docenti, che saranno inseriti nel nuovo contesto organizzativo.Tutto il processo sarà seguito dalle amministrazioni interessate e dalle rappresentanze sindacali. Sarà a tal fine istituito un tavolo misto tra Stato, comune e organizzazioni sindacali, nel quale affrontare e risolvere di volta in volta alcuni aspetti applicativi della convenzione".Nello scorso anno scolastico l'istituto Leonardo da Vinci è stato frequentato da 1885 alunni, di cui oltre il 60% proviene dalla provincia fiorentina (701 dell'ITI e 1184 all'IPIA).L'Istituto ha attualmente, oltre al preside, 249 docenti di ruolo (181 laureati e 68 diplomati) e 78 dipendenti ATA (non docenti) inquadrati in vari profili professionali.Numerosi e vari sono i laboratori presenti, un totale di circa 40, di cui alcuni di particolare rilievo, tra questi ricordiamo: il laboratorio fotografico, fotolitografico, di impressione e stampa, telecomunicazioni, di orologeria, il laboratorio di analisi chimico-microbiologiche, che è autorizzato dal Ministero ad operare nell'ambito dell'autocontrollo igienico-sanitario della filiera agroalimentare.La spesa annualmente sostenuta per l'Istituto, compreso il costo del personale e della gestione, è di oltre 15 milioni di euro. "La decisione del passaggio della scuola da comunale a statale non nasce però da scopi solo di tipo economico – ha sottolineato l'assessore – anche se tutti noi sappiamo della difficile situazione finanziaria degli enti pubblici. La nostra scelta nasce prima di tutto dalla volontà di sostenere una scuola che, nata a Firenze nel 1900, possa dare sempre più nuove opportunità occupazionali a tanti studenti provenienti da ogni parte della provincia di Firenze e della Toscana". (pc)