Viadotto di Varlungo, De Zordo e Signorini: «Ripensiamo la soluzione»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracitta/Unaltromondo in consiglio comunale, e Margherita Signorini capogruppo dei Verdi nel Quartiere 3 in merito alle previste opere infrastrutturali ed ai provvedimenti di viabilità inerenti il viadotto di Varlungo, oggetto di una assemblea svoltasi giovedì scorso nel Quartiere 3:«Prendiamo atto prima di tutto che sia il capogruppo del partito Democratico Formigli che il vicesindaco Matulli ritengono che la soluzione del nodo via Villamagna-Nave a Rovezzano non sia risolta in modo soddisfacente nel progetto presentato, e che non si procederà alla realizzazione dell'intervento fino al conseguimento di una soluzione condivisa con i cittadini del quartiere; del resto l'assemblea ha espresso chiaramente la propria contrarietà ad un intervento che incrementa oggettivamente il traffico in un settore che non lo può sopportare, per la presenza di una scuola, di un importante parco pubblico, di una viabilità locale non certo adeguata.Riteniamo che le contraddizioni che sono state rilevate a suo tempo e che hanno determinato il voto contrario al progetto sia in consiglio di quartiere 3 (Verdi, PdCI, PRC e opposizione di destra) che in consiglio comunale (Unaltracittà/Unaltromondo e Rifondazione comunista) siano rimaste senza soluzione: non si può contemporaneamente dire che si vuole ostacolare la penetrazione del traffico in città, e poi proporre uno svincolo autostradale a ridosso dei quartieri residenziali.Non si può infine ignorare che nel piano strutturale l'assetto della viabilità nell'utoe 23 è sempre connesso alla circonvallazione nord, il tubone, che pressochè tutti gli interventi nei forum avevano bocciato, in quanto infrastruttura ad esclusivo servizio del traffico veicolare privato, con fortissimo impatto ambientale, e con costi elevatissimi. E' gravissimo che tale previsione, in palese contraddizione con le più elementari considerazioni sulla promozione di una mobilità alternativa al mezzo privato, ed alla conclamata espressione dei cittadini, sia stata riproposta ed anzi sia punto centrale della mobilità nell'utoe.Va considerato inoltre, come sostenuto da M.Signorini durante l'assemblea, che dal prossimo autunno diventerà attivo il sistema ferroviario di cintura dalla Stazione di Rovezzano a Prato. Tale stazione del tutto inutilizzata ora, insieme al connesso parcheggio scambiatore, attualmente adibito a deposito di autobus, diventerà fondamentale per la viabilità di tutta la zona potendo servire anche al Q3 in attesa dell'ultimo tratto della Tramvia che presumibilmente vedrà la luce solo tra dieci anni. Considerando che si potrà arrivare in pochi minuti alla stazione di Campo di Marte, a S.Maria Novella, Statuto, Rifredi, Castello e Prato (raggiungibile in soli 20 min.) va verificato, attraverso uno studio delle utenze, se un sistema di navette da Gavinana o Viale Europa non possa essere risolutivo per intercettare la mole di traffico in arrivo da Firenze sud, dal bacino del Chianti e da Bagno a Ripoli, andando a costituire davvero un sistema d'intermodalità funzionale a decongestionare dai veicoli privati due zone ad alta densità abitativa».(fn)