Checcucci (AN): «Subito un'alternativa meno dannosa ai chioschi di birra»
Questo il testo dell'intervento di Gaia Checcucci, consigliera di Alleanza Nazionale:«E' il momento giusto per dimostrare che il tour notturno di perlustrazione della Firenze abitata dopo le una di notte, è servito e serve all'assessore per revocare licenze che "quella Firenze" dei balordi e dei fiumi di alcol contribuiscono ad alimentare. I chioschi della birra che trovano posto nelle piazze fiorentine con la benedizione del Quartiere 1 e di Palazzo Vecchio, rendono l'amministrazione responsabile di tutto ciò che viene commesso sotto l'effetto dell'eccesso di alcol e di tutto ciò che l'assessore Cioni ha detto di voler combattere per fare di Firenze una città più sicura, vivibile, rispettosa delle esigenze dei residenti.E'il momento di passare dalle parole ai fatti. Appare francamente a dir poco contrastante che l'amministrazione con la mano destra giustamente disciplini la vendita di alcol nei locali dopo le una di notte e con la mano sinistra autorizzi l'allestimento nelle piazze di chioschi della birra che vanno ad aggiungersi ai locali che già la vendono, facendo di questa gestione il fulcro dell'organizzazione dell'estate fiorentina targata Quartiere 1. Quale credibilità può avere chi dice di voler combattere certi comportamenti ma che allo stesso tempo si rende "complice degli stessi?" Alla lettera che avevo scritto all'assessore Giovanni Gozzini invitandolo a fare retromarcia almeno sui chioschi è seguito un "assordante silenzio".Adesso mi rivolgo all'assessore Cioni che ha dimostrato di avere a cuore il problema e che ha anche dichiarato a proposito del chiosco di Santo Spirito "chi ce lo ha fatto fare di metterlo", affinché dia un segnalo chiaro ed inoppugnabile: fin da subito trovi un'alternativa meno dannosa per la salute dei giovani e per la tranquillità dei residenti ai chioschi di birra. Così facendo consentirà anche i residenti esasperati di poter riposare serenamente alle 23 di venerdì invece che essere costretti a dimostrare ancora una volta di non tollerare la gestione delle piazze così come pensata ed organizzata fino ad oggi.Resto in fiduciosa attesa, augurandomi, per una volta, di poter essere piacevolmente sorpresa da un gesto invece che da tante, troppe, parole».(fn)