Quartiere 5: giovedì mattina, la commemorazione delle due partigiane Mary Cox e Maria Penna Caraviello
Maria Penna Caraviello e Mary Cox sono due vittime della guerra di Resistenza. Saranno ricordate giovedì 21 giugno alle 11,00 con una cerimonia che si svolgerà presso il monumento che ricorda il loro sacrificio: la testa in bronzo di un Pegaso, collocato in una giardino recintato, nello slargo di via Di Capornia, in val Terzollina, nella zona di Serpiolle. L'iniziativa è del Consiglio di Quartiere 5.Maria Penna Caraviello era la moglie di Rocco Caraviello.Nel punto in cui è stato eretto, a loro memoria, il monumento simbolo di libertà, nel giugno del 1944 furono rinvenuti i corpi di Maria Penna Caraviello e Mary Cox.Questa la cronaca di quei giorni.La sera del 19 giugno del 1944, in casa della professoressa Mary Cox si tiene una riunione. Sono presenti, oltre a Mary Cox anche il gappista Rocco Caraviello, Edgardo Savoli, il sottotenente Vincenzo Vannini e Franco Martelli giovane ufficiale reduce dalla campagna di Russia e militante dell'Azione Cattolica. L'incontro è per prendere accordi per la liberazione di alcuni patrioti dall'Ospedale Militare di Firenze in cui lavora lo stesso Vannini e per impossessarsi di armi.Verso le 22,30, terminata la riunione, i patrioti escono dalla casa ma sono fermati da alcuni uomini armati fra i quali il giovane Antonio Corradeschi, Elio Cecchi Romolo Massai e altri, appartenenti alla Banda Carità che, con le armi puntate, li fanno risalire e irrompono in casa, malmenano e arrestano tutti i partecipanti alla riunione, perquisiscono l'appartamento e si impossessano di circa 50.000 lire. Dopo poco sopraggiunge anche il maggiore Carità accompagnato da alcuni soldati.I quattro arrestati sono portati via; Rocco Caraviello viene portato nel vicino Chiasso del Buco nei pressi di Piazza Signoria e ucciso con un colpo di pistola sparato alla testa. Gli altri sono trasferiti all'albergo Savoia (attuale Hotel Savoy), quartier generale dei nazifascisti, in piazza Vittorio Emanuele (oggi piazza della Repubblica) e poi a "Villa Triste", un palazzo in via Bolognese, 67 all'angolo con via Trieste, sede degli uffici della SS tedesca e dei dipendenti della Banda Carità e rinchiusi nelle cantine per essere interrogati sotto tortura. Qui rinchiusi in celle di 3 metri quadrati vengono maltrattati e lasciati senza mangiare e bere per 24 ore.Contemporaneamente, Antonio Corradeschi, Romolo Massai, Elio Cecchi e altri, si dirigono a casa Caraviello, anche qui per cercare eventuale materiale compromettente. Picchiano alcune persone, s'impossessano di circa 60.000 lire, arrestano anche Maria Penna e Bartolomeo Caraviello, cugino di Rocco e li portano tutti a Villa Triste per torturarli.All'alba del 21 giugno Mary Cox, Maria Penna e Vincenzo Vannini sono fatti salire su un'auto, sulla quale si trovano altre tre persone. Il gruppo si dirige verso Careggi, si ferma in località Terzollina sotto Serpiolle ma presso un ponticino detto "Napoletano", Vincenzo Tannini riesce a fuggire, i suoi carcerieri sparano ma riescono solo a ferirlo. L'uomo scappa nel bosco e fa perdere le proprie tracce.La rabbia dei carcerieri si accanisce sulle donne: vengono fucilate sul posto. (uc)