Quartiere 4: "Fotografare oggi", la mostra di sette artisti alla Limonaia di Villa Strozzi

Sarà inaugurata martedì prossimo alle 18,30 la mostra "Fotografare oggi. Una scuola di fotografia" dedicata alla scuola di fotografia Fondazione Studio Marangoni, a cura di Lara Vinca Masini ed allestita alla Limonaia di Villa Strozzi (in via Pisana, 77)La mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze, l'assessorato alla cultura, il Quartiere 4 e la commissione cultura del quartiere, la Regione Toscana, TRA ART la rete regionale per l'arte contemporanea.Si tratta di un unico evento che raccoglie le mostre personali di sette artisti che hanno segnato la storia della fotografia in Toscana negli ultimi anni: Alessandra Capodacqua, Chiara Cochi, Simone Donati, Liliana Grueff, Martino Marangoni, Giuseppe Toscano, Margherita Verdi.La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 23 agosto, tutti i giorni dalle 19,00 alle 23,00.Schede degli artisti.Marangoni. Le fotografie di Martino Marangoni, fondatore dell'istituzione che ne porta il nome e che dal 1992 è impegnata nella formazione e nella promozione della cultura fotografica contemporanea, sono il risultato di una costante attività di ricerca personale affiancata a quella didattica. Il suo obiettivo ha catturato una città, Berlino, in una affascinante indagine tesa a cogliere la vita nelle nuove grandi realizzazioni architettoniche, che ne hanno trasformato l'immagine.Capodacqua. Alessandra Capodacqua, vice presidente della Fondazione Studio Marangoni, elabora in "Emersioni" un raffinato linguaggio fotografico che, in ogni tema affrontato, privilegia l'introspezione, la leggerezza.Cochi. Chiara Cochi porta avanti una ricerca sottile, precisa, di grande intensità. "In habitat" è sia un'analisi del paesaggio, quasi umanizzato dal segno evidente dell'uomo, sia uno studio sulla persona raccolta nella sua interiorità segreta in quell'unicità che distingue come un delicato marchio.Donati. Simone Donati propone una serie in stile reportage. Nel suo "Saharawi" analizza l'esistenza di questo popolo dimenticato da quando la guerra tra Marocco e Mauritania lo ha costretto trovare rifugio nel deserto del Sahara, dal quale non si è più mosso e dove oggi, le originarie tendopoli si sono trasformate quasi in vere città.Grueff. L'attenzione di Liliana Grueff è invece rivolta alla scrittura e al segno, come mezzo di comunicazione tra gli uomini ma anche come espressione di se stessi, del proprio "esserci". In "Incrinature/resistenze" l'attenzione dell'autrice è concentrata sul libro e sui segreti che le pagine nascondono.Toscano. In "Miniere di Zolfo: Tallarita Trabia" di Giuseppe Toscano è ancora l'uomo il tema principale ma non nella sua fisicità piuttosto nelle manifestazioni del suo vivere, nelle tracce della sua fatica: così una miniera abbandonata diventa museo di antropologia culturale.Verdi. Margherita Verdi visualizza alcuni "luoghi della memoria" nel suo "Decalcomanie", individuando piccoli oggetti disseminati nella natura che sembrano trasformarsi in "reliquie che si distaccano dall'insieme come decalcomanie". Tutto rimanda sempre all'uomo, alle tante vite vissute, alle tante componenti reali, virtuali, mentali, che all'uomo, alla qualità della sua vita si ricollegano. Un approfondimento, anche in questo caso, nel profondo della vita umana.Per ulteriori informazioni, telefonare a Tabloid, 055/0515275 e-mail: press@studiomarangoni.it. (uc)