Sabato in Palazzo Vecchio incontro con l'architetto Sotoo al lavoro per completare la Sagrada Familia di Barcellona
E' l'unica cattedrale al mondo ancora in costruzione da oltre un secolo: ogni anno il cantiere perpetuo della Sagrada Familia, a Barcellona, attira centinaia di migliaia di visitatori. Qualche anno fa i giapponesi si offrirono di finanziarlo e portare a termine l'opera in poco tempo. Ma la proposta è stata rispedita al mittente. La Sagrada Familia si continua a costruire, secondo il volere di Gaudí, con le offerte della gente. «Questo tempio verrà finito da san Giuseppe» ripeteva spesso il maestro catalano.Etsuro Sotoo, scultore giapponese, ci lavora dal 1978, da quando ha deciso di dedicare la propria arte e il proprio lavoro al compimento della grandiosa opera dell'architetto Antoni Gaudì, che con i suoi edifici ha cambiato il volto di Barcellona.Sabato prossimo Sotoo sarà a Firenze, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, a raccontare la sua esperienza nel convegno "Costruire una cattedrale, costruire la città", organizzato dalla Compagnia delle Opere, con inizio alle 9.45. L'iniziativa, in collaborazione dell'assessorato all'urbanistica e la quinta commissione consiliare, ha il patrocinio di Comune, consolato di Spagna, ordine degli ingegneri e ordine degli architetti. La realizzazione dell'incontro è curato appunto dalla Compagnia delle Opere, un'associazione imprenditoriale, nata nel 1986, di rilevanza nazionale che è presente in Italia con 41 sedi, che associa ad oggi oltre 34.000 imprese, la maggioranza delle quali sono piccole e medie aziende.Ai tempi della morte di Gaudì falciato da un tram il 7 giugno 1926 - la facciata della Natività era arrivata a 100 metri d'altezza con la prima torre campanaria. Oggi un'èquipe internazionale di 24 architetti tenta di portare a termine il progetto con il supporto di software di modellazione 3D, programmi di realtà virtuale e robot che tagliano la pietra. Otto delle dodici torri delle facciate alte 140 metri - sono terminate. Ma è davvero un lavoro immane. Basti pensare che per un solo capitello occorre progettare 26 pezzi di forme diverse, che vengono poi incastrati l'uno nell'altro. E le colonne non sono verticali, ma curve. Difficile prevedere quando finiranno i lavori: secondo le ultime stime si arriverà al 2020 ma forse ci vorrà di più."Sabato ospiteremo uno dei più grandi esponenti dell'architettura mondiale ha affermato il presidente della commissione cultura Dario Nardella - che porterà la testimonianza universale di una delle opere più grandi e discusse". "La cattedrale ha continuato Nardella - simboleggia la Spagna che si rialza e dal punto di vista architettonico la crescita di questo paese e il rinnovato rapporto con la nostra città nel dibattito sull'incontro fra tradizione e innovazione. La commissione è fra i promotori dell'incontro che speriamo possa stimolare i cittadini sul significato delle grandi opere architettoniche in rapporto con la città"."La Sagrada Famiglia è un'opera emblematica ha aggiunto l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi -: da tanti anni è in costruzione come edificio nato dalla fantasia di un grande architetto che via ha rappresentato l'evolversi di Barcellona e che sta accompagnando il cambiamento strutturale della città". "Da una parte ha proseguito l'assessore Biagi - c'è la capacità di costruire eventi di riorganizzazione generale come il recupero del centro o la costruzione del quartiere olimpionico e dall'altra il continuo crescere di questa cattedrale che è la vera identità della città"."Le cattedrali ha aggiunto il consigliere Marco Carrai - hanno un significato che va al di là della semplice costruzione e chi partecipa a queste grandi opere partecipa a qualcosa che ricadrà anche nelle generazioni future. Vorrei sottolineare la libertà degli architetti che si sono succeduti nella realizzazione della cattedrale con la certezza di essere accomunati da un unico fine e ciò che rappresenta quest'opera per Barcellona: è un luogo di tutti e per tutti". (fn)