Piano di riordino della Fortezza da Basso, via libera del consiglio comunale
Razionalizzazione degli spazi interni e recupero alla fruizione pubblica del complesso monumentale del San Gallo. Sono questi i cardini del "Progetto unitario relativo alla razionalizzazione e regolarizzazione dell'area della Fortezza da Basso" commissionato da Firenze Fiera allo studio Gurrieri e approvato oggi dal consiglio comunale.Si tratta in sostanza del progetto che razionalizza e riorganizza l'interno del polo espositivo con la demolizione di alcuni padiglioni, il recupero di altri e la costruzione ex novo di ulteriori locali. E nell'occasione viene anche migliorata la logistica (con la realizzazione di un passaggio di collegamento tra piazzale Montelungo e l'interno della Fortezza al di sotto delle mura riservato ai furgoni) e valorizzato l'uso pubblico del complesso architettonico e storico con il recupero dei camminamenti e degli spalti sopra alla cinta muraria. "Questo piano conferma il sistema espositivo presso la Fortezza da Basso spiega l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi e al tempo stesso dà finalmente il giusto valore al complesso monumentale che lo ospita. Da tempo come Amministrazione comunale chiedevamo un progetto unitario che razionalizzasse e riorganizzasse gli spazi all'interno della Fortezza. Adesso finalmente questo piano c'è e rappresenta un elemento strategico fondamentale per valorizzare il polo espositivo fiorentino che proprio nella sua collocazione in una sede così particolare, sia perché localizzata in centro sia per il suo valore storico e architettonico, ha la sua carta vincente".Il progetto prevede la demolizione di alcuni padiglioni, ovvero quello esterno utilizzato per la reception di Pitti Immagine (l'accoglienza sarà collocata presso i locali dell'ex liceo Machiavelli) e il padiglione delle Ghiaie (al suo posto sorgerà il nuovo piazzale del Sangallo). Restano al loro posto e quindi vengono consolidati il padiglione Cavaniglia e l'attico dello Spadolini. Vengono demoliti e ricostruiti il padiglione Cavaniglino, il Rastriglia e gli edifici addossati alla Porta di soccorso alla Campagna. Sarà invece realizzato ex novo il padiglione Imperiale, dove ora sono collocati alcuni volumi di risulta (all'interno del bastione, accanto al padiglione delle Nazioni). "Sarà uno spazio a forma pentagonale precisa l'assessore Biagi , coperto da un giardino pensile collegato al percorso monumentale lungo le mura sull'esempio del Canaviglino". Di fronte al padiglione Imperiale sorgerà la nuova piazza intitolata a Pietro Leopoldo che, come l'altra dedicata ad Alessandro de' Medici (tra l'ex magazzino del tribunale e l'Arsenale) sarà destinata a giardino. Infine sono previsti la copertura del cortile della palazzina Lorenese in modo da poter garantirne l'uso nel periodo invernale e l'utilizzo ai fini espositivi di alcuni spazi presto disponibili come i magazzini del tribunale, la palestra e il liceo Machiavelli.Tra demolizioni, recuperi e costruzioni ex novo, la superficie espositiva finale si attesterà intorno ai 55mila metri quadrati, "una dimensione giudicata anche da Pitti Immagine ottimale per il target di riferimento del polo espositivo fiorentino" aggiunge l'assessore Biagi.Per quanto riguarda la logistica, indispensabile per garantire il funzionamento del polo espositivo, viene confermato l'assetto attuale: quindi il transito carrabile dalla Porta Santa Maria Novella (con accesso dal controviale per l'allestimento e disallestimento delle mostre) e dalla Porta Mugnone. In più viene messo a disposizione un spazio logistico suppletivo su piazzale Montelungo collegato all'interno della Fortezza da Basso da un passaggio carrabile sotto le mura ad uso dei furgoni per il carico e scarico. Infine la questione del recupero alla fruizione pubblica di alcuni spazi storici della Fortezza. Oltre alle passeggiate sopra le mura che saranno recuperate per quattro/quinti, anche il complesso del Mastio del San Gallo, già utilizzato per le mostre, verrà aperto anche alle visite dei cittadini."Adesso questo piano di riordino dovrà diventare un progetto vero e proprio aggiunge l'assessore Biagi . Per i nuovi padiglioni come Amministrazione comunale abbiamo già indicato a Firenze Fiera la strada del concorso di progettazione per garantire un progetto di alta qualità, indispensabile per un complesso architettonico e storico di valore come la Fortezza da Basso".Per quanto riguarda infine la polemica al presunto contrasto del progetto con il Piano delle Funzioni, l'assessore Biagi precisa che "si tratta di una polemica senza fondamento e assolutamente strumentale" Come scritto chiaramente nella delibera, infatti, "il Piano delle Funzioni strategico vigente disciplina l'area della Fortezza inserendola nell'area numero 45 (ben più ampia del complesso della Fortezza), per la quale sono previste una serie di funzioni indicate come compatibili e cioè ammissibili come incremento di quelle esistenti entro i limiti previsti dal Piano regolatore". Ovvero attività di fruizione e produzione della cultura artistica e scientifica (museali, espositive, bibliotecarie ed archivistiche in genere) e attività didattico-formative (comprendenti attività di supporto della ricerca scientifica e della formazione superiore e universitaria e le attività di insegnamento, produzione e fruizione della musica e dello spettacolo teatrale e cinematografico). La delibera continua precisando che "sono invece considerate funzioni compatibili sature, cioè ammissibili soltanto in sostituzione delle funzioni attualmente esistenti, sempre entro i limiti previsti dal Piano regolatore le attività espositive generali congressuali e convegnistiche" mentre le funzioni amministrative, direzionali, giudiziarie e pubbliche in genere sono considerate "compatibili in eccesso" e "di queste si auspica la riduzione e di cui si consente l'insediamento soltanto in sostituzione di funzioni preesistenti di maggior consistenza in modo da rientrare nei limiti previsti dal Piano regolatore". Quindi, conclude l'assessore Biagi, "il progetto è assolutamente in linea con quanto previsto dal Piano delle Funzioni strategico". (mf)