Il Comune di Firenze aderisce alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni sessuali. Lastri: "Iniziativa che favorisce una cultura dell'accoglienza e del rispetto"
Il Comune di Firenze aderisce alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni in tema di orientamento sessuale e sull'identità di genere.La decisione è stata presa dopo l'approvazione di una delibera presentata in Giunta dall'assessore alle pari opportunità e cultura delle differenze."In questi ultimi anni ha spiegato l'assessore Lastri in diverse amministrazioni locali e regionali sono state avviate politiche per favorire l'inclusione sociale delle persone omosessuali, lesbiche e transessuali (lgbt), sviluppando azioni positive e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi che tutelino dalle discriminazioni". "In Italia infatti ha proseguito l'assessore le persone lgbt non godono ancora di pieni diritti e spesso vivono situazioni di discriminazione nei diversi ambiti della vita familiare, sociale e lavorativa a causa del perdurare di una cultura condizionata dai pregiudizi".Per questo con iniziative sulle pari opportunità, l'assessorato è impegnato in progetti e percorsi formativi per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado e di aggiornamento degli insegnanti sulle politiche e gli interventi in favore della diffusione di una cultura antidiscriminatoria, di rispetto e di valorizzazione delle diversità di genere e di inclusione sociale. A partire dal prossimo anno scolastico, saranno promossi nelle scuole progetti sperimentali su queste tematiche.A fianco di queste attività, per far conoscere quanto è stato svolto finora in alcune realtà locali, e per diffondere su territorio nazionale la cultura del rispetto, il Comune di Firenze si impegna ad essere presente nella Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni, in modo da valorizzare le esperienze già attuate, e a diffondere buone pratiche antidiscriminatorie nelle amministrazioni pubbliche locali e regionali. "L'obiettivo - ha proseguito l'assessore Lastri - è di dare un contributo non solo per contrastare le discriminazioni, ma anche per promuovere una cultura dell'accoglienza e del rispetto reciproco in cui le differenze siano considerate una risorsa da valorizzare".I soggetti che aderiscono alla Rete si impegnano a sottoscrivere la presente "Carta d'Intenti", a organizzare un confronto con le associazioni lgbt locali e a supportare la Rete con la circolazione delle informazioni. Coloro che hanno aderito alla Rete si incontreranno almeno una volta l'anno, a rotazione, in una delle città partner, per la verifica annuale e per le linee guida future. Gli incontri serviranno ad organizzare azioni formative e informative per il personale dipendente degli enti, specialmente coloro che operano in ambito educativo, scolastico, socio-assistenziale e sanitario, ma anche ad organizzare percorsi formativi per i giovani e iniziative rivolte alla cittadinanza per promuovere l'identità, la dignità e i diritti delle persone gay, lesbiche e transgender. (pc)