Gay pride di Mosca, Unione: «Condannare gli atti di violenza e prevaricazione avvenuti. Per colpa di AN impedita la discussione in consiglio»
Una risoluzione che condanna «il divieto a svolgere una manifestazione pacifica del gay pride imposto dal sindaco di Mosca e le aggressioni ed arresti operati nei confronti di cittadini europei» è stata presentata dai gruppi Sinistra Democratica, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunisti, Unaltracittà/unaltromondo, Sdi e Verdi. Il documento è stato sottoscritto anche dal capogruppo del partito democratico.Con questo atto si invita anche il sindaco a «far pervenire al primo cittadino di Mosca la netta condanna della città di Firenze per il divieto operato nei confronti di una manifestazione pacifica a favore dei diritti civili»; «ad intervenire presso il governo affinché si adoperi per la liberazione dei cittadini europei arrestati ed intervenga, di concerto con l'Unione Europea, perché siano ripristinate in Russia le garanzie democratiche».«Siamo preoccupati si sottolinea nella risoluzione per il clima di minaccia ai diritti umani e democratici che si sta verificando in Russia, di cui le vicende legate al gay pride sono l'ultimo episodio».«Volevamo votare questo atto nella seduta di oggi pomeriggio hanno spiegato i firmatari ma il gruppo di Alleanza Nazionale ha negato la sua firma e quindi, a norma di regolamento, non si è potuto metterlo all'ordine dei lavori. Vista l'importanza e l'urgenza della questione, chiederemo di discuterlo la prossima settimana. Resta l'amarezza che un gruppo consiliare abbia impedito di poter discutere di un argomento, quella delle libertà di espressione, che dovrebbe accomunare tutti le forze politiche democratiche». (fn)Questo il testo della risoluzione:IL CONSIGLIO COMUNALEConsiderato che manifestare pacificamente è un diritto democratico fondamentale ed universale;Appreso che il Sindaco di Mosca ha vietato lo svolgimento del gay pride, manifestazione con cui si voleva celebrare la depenalizzazione dell'omosessualità in Russia, avvenuta nel 1993 con l'abrogazione delle famigerate norme sulla "sodomia" introdotte in epoca stalinista;Preso atto che una delegazione degli organizzatori del gay pride e di cittadini europei che si recavano al Municipio di Mosca per consegnare una lettera sottoscritta da cinquanta deputati europei ed italiani, in cui si chiedeva di rispettare l'art. 11 della Convenzione Europea per i Diritti Umani, sottoscritta anche dalla Russia, è stata attaccata da gruppi di integralisti religiosi e naziskin e che la polizia, invece di proteggere gli aggrediti, ha lasciato fare gli aggressori ed ha addirittura arrestato l'europarlamentare europeo Marco Cappato, il dirigente radicale Marco Marzocchi ed il militante per i diritti inglese Peter Tatchell;Considerato inoltre che sono stati aggrediti anche la parlamentare italiana Vladimir Luxuria ed il deputato tedesco Volker Beck;Preso atto che la Russia fa parte del Consiglio d'Europa, ai cui princìpi ha aderito;Preoccupato per il clima di minaccia ai diritti umani e democratici che si sta verificando in Russia, di cui le vicende legate al gay pride sono l'ultimo episodio;CONDANNAIl divieto a svolgere una manifestazione pacifica operato dal Sindaco di Mosca e le aggressioni ed arresti operati nei confronti di cittadini europei;INVITA IL SINDACOA far pervenire al Sindaco di Mosca la netta condanna della città di Firenze per il divieto operato nei confronti di una manifestazione pacifica a favore dei diritti civili;Ad intervenire presso il Governo affinché si adoperi per la liberazione dei cittadini europei arrestati ed intervenga, di concerto con l'Unione Europea, perché siano ripristinate in Russia le garanzie democratiche.Palazzo Vecchio, 28 maggio 2007