50° anniversario dell'Arci, il sindaco Domenici: "Una presenza fondamentale, una collaborazione preziosa"

"Per me è un grande piacere portare il saluto di Firenze al 50° anniversario dell'Arci. E' un piacere come sindaco: perché questa è la città dove l'Arci è nata, perché da qui sono venuti due presidenti nazionali (Enrico Menduni e Paolo Beni), perché l'Arci è una presenza fondamentale per il nostro territorio. Ed è un piacere personale, perché mi trovo fra tanti amici e compagni con i quali abbiamo condiviso momenti importanti della nostra vita". Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, intervenuto stamani alla cerimonia per il 50° anniversario della fondazione dell'Arci, che si è tenuta nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. "Questo anniversario può essere anche l'occasione per ribadire un punto di principio – ha detto ancora Domenici – Questo è un momento difficile e delicato per la vita politico-istituzionale del nostro paese. Sarebbe sbagliato pensare che altri ‘pezzi' della società possano sostituirsi alla politica; l'autonomia della politica non può ver meno ed è dalla politica che devono venire le risposte per la riforma e il rinnovamento del sistema. Ma dall'Arci, come rappresentante del mondo dell'associazionismo e della partecipazione, può comunque venire un contributo e un impulso importanti per quei processi di cambiamento; contributo e impulso dei quali la politica può fare tesoro".Domenici, dopo aver ricordato che senza l'apporto dell'Arci "non sarebbe stato possibile gestire così come siamo riusciti a fare il Social Forum Europeo del 2002", ha concluso con un auspicio: "Mi auguro e credo - ha detto - che sia possibile continuare il rapporto di collaborazione fra le istituzioni e l'associazionismo laico e democratico che l'Arci rappresenta, a Firenze come ovunque nel nostro paese". Domenici, insieme a Sergio Staino, ha poi premiato due 'storici' fondatori dell'Arci: Garibaldo Benifei (classe 1912) e Arrigo Diodati. (ag)