Conferenza sulla famiglia, l'assessore Lastri Presidente della sessione "I servizi alla famiglia": "Sviluppare i servizi per uno welfare dei diritti e delle opportunità"

Famiglia e welfare, in relazione alle domande e ai bisogni della famiglia, offrendo al meglio le risposte più adeguate a partire dal settore dei servizi all'infanzia e al diritto di crescita dei bambini. "In questo contesto - ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione che ha presieduto la sessione "servizi per la famiglia" nell'ambito della conferenza nazionale della famiglia -il welfare locale si riconosce innanzitutto nelle politiche pubbliche per l'istruzione, l'educazione e la formazione, e nelle rete di servizi e interventi sociali".L'assessore Lastri, come ha ribadito ieri pomeriggio - ospite all'incontro "Alleanza per la famiglia" con ministri del governo, rappresentanti di alcune Regioni, associazioni ed enti locali – ha sottolineato quanto è importante valutare l'azione del Comune che quotidianamente instaura un patto con le famiglie, cercando di dare delle risposte attraverso varie tipologie di servizi, ad iniziare dalla prima infanzia, da supporti alla scuola con i servizi pre e post scuola e dai servizi che vengono sviluppati sulle fragilità, ma anche pensando, dato l'incremento annuale di bambini stranieri nelle nostre scuole, a garantire l'inclusione sociale"."I Comuni si sono fatti carico di spostare le risorse importanti verso le politiche sociali – ha spiegato l'assessore Lastri – e questo è stato, come sappiamo uno sforzo enorme per gli enti locali, per sostenere i servizi offerti fino ad oggi"."La prima condizione minima, per sostenere un patto per la famiglia, e che nessuna risorsa sia sottratta ai Comuni. Ciò vuol dire che ogni misura di razionalizzazione della spesa deve essere fondata sulla sostenibilità del patto"."La seconda condizione – ha proseguito l'assessore Lastri – è che lo Stato appronti veri programmi per i servizi per le famiglie. La terza condizione è che il federalismo fiscale tenga in altissimo conto il finanziamento della spesa sociale, mediante adeguata compartecipazione dei Comuni al gettito di grandi tributi e perequazioni. La quarta condizione è che si punti sulle capacità del sistema locale, sulle importanti esperienze fatte""Quindi – ha concluso l'assessore – è il Comune il vero soggetto di riferimento per l'attuazione delle politiche per le famiglie, e per questo è importante valorizzare questo compito di interfaccia e quindi di alleanza quotidiana con le famiglie. In questo contesto però non dobbiamo dimenticare i servizi e le opportunità che vengono offerti ai giovani, per poter garantire loro un futuro più sicuro e, naturalmente, investire sempre di più in progetti che riguardano le donne in ambito lavorativo. Opportunità concrete per la scuola e per l'adolescenza, con l'obiettivo di rispondere sempre più alla pluralità di realtà familiari che compongo la nostra società odierna". (pc)