Santo Spirito, su Piazzart domanda di attualità di Checcucci e Cellai (AN)
Piazzart, il progetto all'interno delle notti fiorentine che dovrebbe partire nei prossimi giorni in Santo Spirito, diventa l'argomento di una domanda di attualità presentata dai consiglieri di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e Jacopo Cellai che sarà all'ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì prossimo.In particolare i due esponenti del centrodestra chiedono all'amministrazione di «ripensare al progetto deliberato concordando con i residenti un progetto alternativo che, tenga conto delle loro esigenze e delle loro proposte, individuando fin da subito un tavolo al quale chiamare gli abitanti riuniti in apposito comitato».Nel documento si ricorda «il presidio che i residenti hanno tenuto oggi in Santo Spirito per manifestare il loro dissenso nei confronti degli organizzatori di Firenze Estate 2007» e «per l'installazione delle strutture per l'iniziativa davanti alla basilica».Checcucci e Cellai, che questa mattina hanno incontrato i rappresentati del comitato, vogliono sapere «come mai nel caso di Santo Spirito sia stata attribuita l'organizzazione a trattativa privata ad un'associazione prescindendo da un regolare bando che, avrebbe dovuto prendere in considerazione diverse proposte»; «quale sia la normativa di riferimento alla quale si sono attenuti i quartiere rispetto alle modalità di affidamento degli spazi "estivi" e come mai alcuni spazi sono stati concessi in affidamento diretto ed altri attraverso un bando». (fn)Questo il testo della domanda di attualità:DOMANDA D'ATTUALITA'I sottoscritti Consiglieri ComunaliPRESO ATTO del presidio che i residenti hanno tenuto oggi in Santo Spirito per manifestare il loro dissenso nei confronti degli organizzatori dell'estate 2007 in loco affidata a PiazzartChiedono di saperese l'Amministrazione Comunale ritiene opportuno ripensare al progetto deliberato concordando con i residenti un progetto alternativo che, tenga conto delle loro esigenze e delle loro proposte, individuando fin da subito un tavolo al quale chiamare gli abitanti riuniti in apposito comitato;come mai nel caso di Santo Spirito sia stata attribuita l'organizzazione a trattativa privata ad un'associazione prescindendo da un regolare bando che, avrebbe dovuto prendere in considerazione diverse proposte;quale sia la normativa di riferimento alla quale si sono attenuti i quartiere rispetto alle modalità di affidamento degli spazi "estivi" e come mai alcuni spazi sono stati concessi in affidamento diretto ed altri attraverso un bando.Gaia CheccucciJacopo Cellai