Da mercoledì 25 maggio al via "Florence Exit". L'assessore Biagi: "Un'occasione per conoscere la giovane cultura architettonica fiorentina e scoprire il rinnovato Teatro dell'Affratellamento"
"Questa iniziativa rappresenta un doppio motivo di soddisfazione: da un lato offre l'occasione per conoscere la giovane cultura architettonica fiorentina degli ultimi dieci anni che sta riscuotendo successi in Italia e all'estero; dall'altro fornisce l'opportunità di scoprire il Teatro dell'Affratellamento che riapre i battenti proprio per questa occasione, dopo 25 anni di chiusura". E' quanto dichiara l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi commentando l'iniziativa "Florence Exit: segnali e fermenti di una nuova generazione di architetti" che prenderà il via mercoledì 23 maggio. Oggi il programma dell'evento è stato presentato a Palazzo Vecchio dall'assessore Biagi, dall'organizzatore Alberto Breschi, docente della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze e dal presidente del Teatro dell'Affratellamento Luigi Mannelli. "La mostra e il convegno sono un'occasione importante per aprire una riflessione sulla scuola di architettura fiorentina aggiunge l'assessore Biagi e dimostrano come la Facoltà di architettura di Firenze possa ambire a riprendere un ruolo di indirizzo nel panorama nazionale sul fare architettura. Emerge infatti l'esistenza di una solida base formativa di partenza che si trasmette ai laureati e che i nuovi architetti che da Firenze vanno per il mondo sono capaci di fare architettura, di parlare con linguaggio innovativo, di promuovere una nuova attenzione sulle opere della scuola di architettura di Firenze. E' quello che serve continua l'assessore Biagi a una città che vuole puntare sulla crescita del suo ruolo di centro mondiale di formazione, di luogo privilegiato per la trasmissione delle conoscenze e della integrazione fra culture"."Questa iniziativa spiega Breschi ha come obiettivo la promozione della giovane cultura architettonica fiorentina degli ultimi 10 anni in una chiave di lettura che identifichi un percorso coerentemente fiorentino nel quale rendere evidente il ponte' culturale e la continuità tra le esperienze degli anni '60 e quelle contemporanee. EXIT intende colmare un "vuoto" critico e mostrare che a Firenze si continua a produrre architettura contemporanea coinvolgendo in questo dialogo il pubblico più giovane ovvero professionisti usciti dalla Facoltà di Architettura di Firenze che stanno emergendo nel panorama nazionale ed internazionale. Sarà questa l'occasione aggiuge Breschi per questa generazione di architetti per confrontarsi, discutere e far conoscere il proprio pensiero sulle teorie del progetto, mostrando quanto di meglio e più originale ha prodotto nell'ultimo periodo". All'iniziativa sono stati invitati alcuni degli studi che si sono fatti notare in Italia e all'estero per i loro progetti e i loro lavori: ACME architetture, AND studio, Arabeschi di Latte, Avatar, Antonio Barbieri, Edoardo Cesaro, C/O Visioteque, Eutropia, GTA architettura, HOV, Lapo Lani, LOAD, MAP Architetti, MDU Architetti, Metrogramma, MOa, nEmogruppo, nuvolaB, Lapo Ruffi, Spin+, zpstudio.Il programma prenderà il via con l'inaugurazione della mostra al Teatro dell'Affratellamento, prevista per mercoledì 23 maggio alle 18.30. L'esposizione rimarrà aperta fino a giovedì 31 maggio. Per quanto riguarda il convegno, i lavori sono articolati in due sezioni che si svolgeranno rispettivamente la mattina (dalle 9) e il pomeriggio (dalle 14.45) di giovedì 24 maggio presso l'Aula Magna del Rettorato dell'Università, piazza San Marco 4. La prima sezione approfondirà il tema "L'insegnamento dell'architettura e il destino dell'architetto". Dopo i saluti di Ulisse Tramonti (direttore del Dipartimento di Progettazionedella Facoltà di Architettura di Firenze) sono previsti gli interventi di Alberto Breschi su "Florence Exit", Remo Buti su "Essere a Firenze", Marco Tamino su "La ricomposizione di una esperienza", Gianni Pettena su "Facoltà di Architettura e conseguenze contemporanee" e a chiudere James Wines su "New trends in contemporary architecture".La sezione del pomeriggio sarà invece dedicata a "Firenze e la progettazione della città contemporanea: contaminazioni e contributi critici". L'assessore Biagi porterà i saluti e poi interverranno Peter Lang su "Toto-ambiente", Giancarlo Cauteruccio su "Il cantiere come environment", Andrea Branzi su "Modernità debole e diffusa", Pino Brugellis su "Reinventare la città", Sergio Risaliti su "Lo spazio condiviso" e le conclusioni saranno affidate ad Alberto Breschi.Il programma prevede anche tre workshop: martedì 29 maggio alle 17 si parlerà di "Interferenze urbane" con Marco Brizzi; mercoledì 30 maggio sempre alle 17 il tema sarà "Generare lo spazio urbano" e il coordinatore Flaviano Maria Lorusso; infine giovedì 31 maggio sarà la volta di "Nuove forme di ecologia" con Eugenio Martera. (mf)