Protocollo d'intesa Comune di Firenze-Guardia di Finanza contro l'evasione fiscale, l'assessore Albini: "Il primo accordo in Italia per combattere il fenomeno. Auspico sia d'esempio per altre città"
Un giro di vite nella lotta all'evasione fiscale, agli affitti al nero, ai residenti all'estero che però vivono a Firenze, ai controlli sulle autocertificazioni. Questo sarà possibile grazie al protocollo d'intesa sottoscritto oggi in Palazzo Vecchio dal sindaco Leonardo Domenici e dal generale della Guardia Finanza Edoardo Valente. Erano presenti anche l'assessore alle politiche finanziarie Tea Albini e il generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi. Si tratta del primo accordo sottoscritto in Italia (a Napoli ne esiste uno che riguarda però solo la parte tributaria), che si basa su uno scambio di informazioni e banche dati fra Amministrazione comunale e Fiamme Gialle, il cui intendimento condiviso è quello sviluppare "forme di cooperazione per il più efficace contrasto all'evasione fiscale e di frode in danno al bilancio del Comune e a quello dello Stato, relativamente alle imposte dirette e indirette".Il protocollo, redatto in 10 articoli, definisce anche le modalità di controllo sulla veridicità della situazione economica dei soggetti che richiedono al Comune prestazioni sociali a tariffa agevolata, prende in esame le informazioni sulla classificazione catastale e sull'uso degli immobili di proprietà privata, quelle su violazioni rilevate in materia di commercio al dettaglio sia in sede fissa che su area pubblica."Si tratta di un accordo importantissimo ha sottolineato l'assessore Albini che, essendo il primo sottoscritto in questi termini in Italia da una grande città, auspico possa essere ripreso da altre realtà in modo da contribuire in mondo importante a contrastare il fenomeno dell'evasione fiscale. Questo protocollo va nella direzione dell'equità e farà capire ai cittadini evasori che il vento è cambiato. Incroceremo con la Guardia di Finanza, che ringrazio per la disponibilità, le banche dati per arrivare recuperare risorse importanti, sia a livello comunale che statale, per poter erogare sempre più e meglio servizi per i cittadini"."Il protocollo sottoscritto oggi ha dichiarato il generale Valente è importante perché realizza una sinergia più efficace in tema di contrasto all'evasione fiscale locale. Il documento individua alcune aree di cooperazione operativa in cui si dà corso ad un significativo interscambio di informazioni al fine di migliorare il sistema per l'individuazione di sacche di evasione ottimizzando, altresì, le risorse a ciò dedicate. Le procedure operative sono state definite in tale ambito anche in modo da valorizzare le esigenze di gettito dell'Ente locale. Il protocollo costituisce concreta attuazione del ruolo della Guardia di Finanza di polizia economico-finanziaria a tutela delle entrate dello Stato e degli Enti locali sancito dal Decreto legislativo 68/2001".Soddisfazione per l'accordo è stata espressa anche dal generale Toschi che, rivolgendosi al sindaco Domenici nella sua veste di presidente nazionale dell'Anci, auspica che analoghe iniziative possano realizzarsi in altri Comuni della Regione Toscana e anche a livello nazionale.(fd)IN ALLEGATO IL TESTO DEL PROTOCOLLO D'INTESA SOTTOSCRITTOPROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMUNE DI FIRENZE ED IL COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE DELLA GUARDIA DI FINANZA IN MATERIA DI CONTRASTO ALL'EVASIONE FISCALE E DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATEIl Comune di Firenze (di seguito Comune), con sede in Firenze - Piazza Signoria 1, rappresentato dal Sindaco, dott. Leonardo Domenici;eLa Guardia di Finanza - Comando Provinciale di Firenze (di seguito Guardia di Finanza), con sede in Firenze - Via Santa Reparata 97, rappresentata dal Comandante Provinciale Generale di Brigata Edoardo Valente;premesso che è intendimento condiviso sviluppare forme di cooperazione e di scambio di informazioni per il più efficace contrasto dell'evasione fiscale e di frode in danno del bilancio del Comune, nonché di quello dello Stato, relativamente alle imposte dirette ed indirette; la Guardia di Finanza, quale organo di polizia economico finanziaria, intende rafforzare su tale versante il ruolo di collaborazione con il Comune, nel rispetto e nei limiti di impiego delle risorse umane disponibili, secondo quanto stabilito dall'atto di indirizzo e dalla direttiva annuale emanati dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, nonché dal documento triennale di pianificazione strategica del Corpo;consideratoil vigente quadro normativo e, più in particolare, quanto disposto: dal decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68, secondo cui il Corpo della Guardia di Finanza assolve le funzioni di polizia economica e finanziaria a tutela del bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell'Unione Europea e svolge compiti di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni, sia in materia di imposte dirette ed indirette, sia con riferimento ad ogni altro interesse economico finanziario, avvalendosi delle facoltà e dei poteri previsti dagli artt. 51 e 52 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 e dagli artt. 32 e 33 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600; dal decreto legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni nella legge 2 dicembre 2005, n. 248, il quale prevede, al fine di potenziare l'azione di contrasto all'evasione fiscale, ampie forme di collaborazione e scambio di informazioni ed il riconoscimento ai comuni di una quota pari al 30 per cento delle maggiori somme inerenti i tributi statali, riscosse a seguito dell'intervento dei medesimi che hanno contribuito al relativo accertamento; dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, con il quale sono stati definiti i criteri di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazione sociali agevolate ed stato stabilito l'obbligo, in capo agli enti erogatori, di controllare la veridicità della situazione familiare dichiarata, con relativo reddito e patrimonio. Alla Guardia di Finanza è riservato il controllo sostanziale, secondo criteri stabiliti dalla direttiva del Ministero dell'Economia e delle Finanze;convengono quanto segueArticolo 1FinalitàIl Comune e la Guardia di Finanza collaborano per il reperimento e l'elaborazione di dati, notizie ed informazioni utili per le rispettive finalità, comunicandosi reciprocamente, secondo i criteri di seguito esposti, ogni elemento di interesse acquisito nell'ambito della propria attività di istituto.Articolo 2Informazioni sulla classificazione catastale degli immobili di proprietà privataIl Comune ha stabilito le modalità operative per l'attuazione dell'art. 1, comma 336, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, inerente l'aggiornamento catastale degli immobili di proprietà privata non dichiarati in catasto e per quelli in cui è stata constatata la situazione di fatto non più coerente con i classamenti in atto, per intervenute variazioni edilizie.In mancanza della presentazione dell'atto di aggiornamento catastale da parte del titolare del diritto reale, il Comune si impegna a comunicare alla Guardia di Finanza i nominativi dei soggetti inadempienti nei cui confronti l'Ufficio Provinciale dell'Agenzia del Territorio ha conseguentemente provveduto all'aggiornamento d'ufficio delle rispettive posizioni ed all'applicazione delle sanzioni previste .La Guardia di Finanza, ricevute le predette informazioni, tenuto conto di indici di anomalia selezionati secondo criteri di gravità e concretezza, effettuerà dei controlli mirati nei confronti dei contribuenti che si sono avvalsi della possibilità di detrazione di imposta sui redditi per interventi edilizi effettuati sugli immobili.Questo, al fine di pervenire ad eventuali forme di recupero di imposte dirette ed indirette riferibili, sia al minor valore dichiarato dell'immobile, che per l'esecuzione di lavori di ristrutturazione non fatturati, ovvero effettuati da manodopera non regolarizzata (contrasto al sommerso).Articolo 3Informazioni sull'uso degli immobili di proprietà privataAi fini dell'azione di controllo in materia di imposte dirette, il Comune si impegna a comunicare alla Guardia di Finanza gli esiti dei controlli ICI (Imposta comunale sugli immobili) quando gli stessi siano riconducibili ad ipotesi di immobile abitato da residente diverso dal proprietario e/o di immobile in uso da parte di soggetti di fatto non residenti nello stesso.Questo per consentire di rilevare, secondo i criteri selettivi prima enunciati:- quegli immobili che, nell'ambito dello stesso nucleo familiare, sono stati indebitamente dichiarati come abitazione principale, recuperando così la maggior imposta dovuta per l'indebita deduzione;- le violazioni conseguenti alla mancata registrazione dell'accordo negoziale ed all'omessa dichiarazione del canone di locazione.Sempre allo scopo di individuare i contratti di locazione non registrati per i quali è prescritto l'obbligo annuale della registrazione e, conseguentemente, recuperare a tassazione i relativi imponibili non dichiarati, il Comune mette a disposizione della Guardia di Finanza la banca dati relativa al pagamento della Tariffa d'igiene ambientale (TIA).Per l'esecuzione dei suddetti controlli, ove ricorrano aspetti che richiedano maggiori approfondimenti e riscontri, la Guardia di Finanza si impegna a sviluppare le informazioni acquisite mediante la consultazione delle banche dati in uso alla medesima. Ciò, al fine di rilevare eventuali violazioni commesse in materia di imposte dirette, IVA e tributi minori.Articolo 4Informazioni in materia di commercioAi fini dell'azione di controllo in materia di imposte dirette ed indirette, il Comune si impegna a comunicare alla Guardia di Finanza gli esiti delle violazioni rilevate dalla Polizia Municipale in materia di attività di commercio al dettaglio in sede fissa e su area pubblica, di somministrazione di alimenti e bevande e di circoli privati, nonché i provvedimenti di interdizione o cessazione delle predette attività e gli atti di subentro nelle medesime attività.Tali dati saranno utilizzati dalla Guardia di finanza ai fini dell'eventuale rilevazione di infrazioni alla normativa fiscale in genere.Articolo 5Informazioni sui cittadini italiani residenti all'esteroAl fine di individuare le posizioni giuridiche soggettive di coloro i quali hanno trasferito fittiziamente all'estero (paesi a fiscalità agevolata) la propria residenza, sottraendo così redditi sottoposti a tassazione in Italia, il Comune si impegna a segnalare alla Guardia di Finanza informazioni, inerenti cittadini iscritti nell'apposita anagrafe (Aire), che fanno presumere che di fatto dimorano a Firenze.Articolo 6Controlli sulle posizioni reddituali e patrimoniali dei soggettibeneficiari di prestazioni agevolate del ComuneAl fine di attivare procedure di controllo individuali ed a campione, sulle posizioni sostanziali, reddituali e patrimoniali dei soggetti destinatari di prestazioni agevolate il Comune si impegna a:- trasmettere alla Guardia di Finanza i nominativi dei beneficiari dei servizi sui quali emergono fondati dubbi in merito alla veridicità della dichiarazione sostitutiva attestante la loro posizione reddituale e patrimoniale;- fornire, su richiesta, documentazione ed assistenza utile allo scopo del controllo predisposto.La Guardia di Finanza, ricevute le predette informazioni, tenuto conto di indici di anomalia selezionati secondo criteri di gravità e concretezza, si impegna ad effettuare i controlli sui beneficiari segnalati con criteri e procedure previste dai propri regolamenti e nel rispetto delle normative di riferimento.Articolo 7Collaborazione in materia di tributi e tariffe comunaliLa Guardia di Finanza si impegna, nell'ambito dell'esecuzione dei propri compiti istituzionali e nell'ordinario svolgimento delle funzioni di polizia economica assegnate ai sensi del decreto legislativo 19 marzo 2001 n. 68, a rilevare le infrazioni alle norme relative ai tributi ed alle tariffe comunali.Articolo 8Modalità di scambio delle informazioniLo scambio di dati ed informazioni indicate nel presente protocollo avviene nel rispetto del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, "Codice in materia di protezione dei dati personali".Il Comune si impegna, previa verifica del rispetto della normativa vigente in materia di tutela della privacy e delle norme speciali vigenti per le singole banche dati, a consentire la gratuita consultazione per l'attività istituzionale della Guardia di Finanza dei propri archivi informatici, inerenti le materie oggetto del presente accordo, mediante collegamento telematico al proprio sistema informativo, ovvero con trasmissione di idoneo supporto informatico.Articolo 9Comunicazioni sull'esito dei controlli attivatiLa Guardia di Finanza, qualora proceda alla constatazione delle violazioni di natura amministrativa rientranti nei settori di cui agli artt. 2, 3, 4, 5 e 6, e scaturite dall'applicazione del presente protocollo d'intesa, provvede a far risultare nei processi verbali di constatazione redatti a conclusione dei controlli, in modo specifico, che le attività ispettive sono state innescate da elementi, dati e notizie comunicati dal Comune di Firenze.Gli estremi dei processi verbali, redatti con l'indicazione sintetica dei rilievi mossi e degli Uffici finanziari competenti per l'accertamento, verranno comunicati al Comune con periodicità trimestrale.La Guardia di Finanza si impegna a comunicare al Comune gli esiti delle verifiche effettuate sulle posizioni di cui ai precedenti artt. 6 e 7 al termine delle medesime, in modo da permettere all'Ente di attivare celermente le azioni conseguenti gli illeciti rilevati.Articolo 10Attuazione e monitoraggio protocollo d'intesaAi fini della concreta attuazione del presente protocollo le parti individuano quali referenti: per il Comune di Firenze la Dr.ssa Sonia Nebbiai, Direttore della Direzione Risorse Finanziarie; per la Guardia di Finanza il Comandante Provinciale di Firenze.Tra i referenti dell'intesa, o loro delegati, si svolgono appositi incontri per la verifica sull'andamento delle azioni attivate in collaborazione e la messa a punto di eventuali proposte di modifica/integrazione del presente accordo.