Sicurezza e vivibilità, l'assessore Cioni: "Nessuna strumentalizzazione politica. Comune e forze dell'ordine fortemente impegnati su questo fronte"
"La legalità e la sicurezza non hanno colori politici. Si tratta di un bene primario e un diritto dei cittadini che non devono essere oggetto di strumentalizzazioni". E' quanto dichiara l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni intervenendo nel dibattito cittadino sul degrado e la sicurezza in centro storico."Firenze non ha sul proprio territorio, fortunatamente, da contrastare la criminalità organizzata e i dati dei reati commessi fotografano una situazione in cui gli episodi microcriminalità sono in diminuzione. Dobbiamo comunque fare i conti con problemi come lo spaccio di droga, la prostituzione e l'abusivismo che stanno creando un senso di insicurezza dei cittadini e una situazione di tensione in città. Su questo fronte continua l'assessore Cioni è necessario un intervento forte di tutti gli attori in campo a partire dalla magistratura, dalle forze dell'ordine fino alla Polizia Municipale. Ed è quello che stiamo facendo, ognuno per le sue competenze, con grande sinergia e collaborazione".L'assessore Cioni poi stigmatizza l'equazione delinquenza uguale immigrazione. "Chi viene nel nostro paese ha, non solo diritti, ma anche il dovere di rispettare le nostre leggi. Da parte nostra, come istituzione, dobbiamo aiutare chi rispetta le leggi e al tempo stesso dimostrare assoluta severità con chi infrange le regole. Ma aggiunge l'assessore Cioni guai a fare di ogni erba un fascio: i 30mila immigrati residenti nella nostra città, integrati nel lavoro come nelle nostre famiglie, sono una ricchezza di cui la società fiorentina non potrebbe fare a meno. Rispetto delle regole e integrazione devono camminare di pari passo".Rimanendo in tema di sicurezza e vivibilità del centro storico, l'assessore Cioni si sofferma sulle problematiche notturne. "Non stiamo sottovalutando neanche i comportamenti di chi vive la notte. Troppi sono gli ubriachi che schiamazzano nel centro città, quasi sempre italiani e abbienti. Da mesi sono in corso iniziative di contrasto che hanno l'obiettivo di coniugare il diritto a divertirsi con il diritto al riposo dei residenti". (mf)