Rapporto Ataf, il vicesindaco Matulli e la presidente Tesi: "Lo studio è stato presentato più volte. Con la tramvia e la nuova organizzazione della mobilità stimata una significativa riduzione del traffico privato"

"Il rapporto della nuova rete di trasporto pubblico di Ataf non è stato affatto nascosto come sostengono gli esponenti di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli e Chiara Moretti. Anzi è stato presentato più volte dall'ottobre 2006". E' quanto replicano il vicesindaco Giuseppe Matulli e la presidente dell'Ataf Elisabetta Tesi alle dichiarazioni degli esponenti di Alleanza Nazionale riportate oggi sulla stampa cittadina. "Si tratta di una prima ipotesi di ristrutturazione del servizio di trasporto pubblico su gomma a tramvia realizzata funzionale alla definizione del modello di mobilità integrata – precisa il vicesindaco Matulli –. Deve dunque combinarsi con le altre funzioni, come la sosta, la ciclabilità, il carico e scarico merci e via dicendo. E poi deve essere verificata sulla base di simulazioni matematiche"."Il rapporto di Ataf ‘La nuova rete di trasporto pubblico su gomma: futuro e strategie' è noto da ottobre 2006 quando fu presentato agli assessorati del Comune competenti su mobilità e urbanistica – aggiunge la presidente Tesi – Da novembre 2006 è nel Piano Strategico Firenze 2010. Ed è stato presentato in vari incontri pubblici e ricordato durante il dibattito sulla mobilità in consiglio comunale a dicembre. Infine, ne è stata data notizia su quasi tutti i più importanti quotidiani locali. Il rapporto – continua la presidente Tesi – farà anche parte di un convegno pubblico che si terrà a giugno e che andrà ad integrare le altre prospettive sulla mobilità futura".Entrando nel merito, lo studio prende la situazione attuale della mobilità nell'area fiorentina, con il solo avvento delle tre linee metropolitane (senza quindi le altre misure, ad iniziare dalla ristrutturazione del trasporto pubblico su gomma) è stata stimata una riduzione del traffico privato fino al 50% nelle zone dove insisterà il tram, e del 4% (che si traduce in 40mila veicoli) su tutta l'area metropolitana. L'aumento dell'utenza del trasporto pubblico da subito è stimato nel 10% e successivamente, come insegnano le esperienze di altre capitali europee tra cui Strasburgo, Nantes, la percentuale è destinata a salire ulteriormente.Il rapporto, molto articolato, delinea poi tutta una serie di misure necessarie per migliorare il trasporto su gomma alla luce dell'avvento del sistema tranviario, secondo una politica volta all'abbattimento dell'inquinamento atmosferico e la riduzione del congestionamento della città, entrambi prodotti dal traffico eccessivo dei mezzi privati. "In base a queste misure, restrittive nei confronti del mezzo privato e migliorative del trasporto pubblico, tra cui busvie, riorganizzazione del servizio su gomma, pedonalizzazione del centro storico, controllo della sosta, le percentuali possono evidentemente migliorare" concludono il vicesindaco Matulli e la presidente Tesi. (mf)